Chi sono i giovani friulani
Minori e famiglie
Sono 181.476 i minori che risiedono in FVG al 1° gennaio 2017, il 15% circa della popolazione regionale complessiva. I minori stranieri sono circa 21 mila, l’11,6% del totale. Gli ultimi dati disponibili rilevano che il 24,4% dei nati in FVG ha almeno 1 genitore straniero, il 16,7% ha entrambi i genitori stranieri. Il 30,7% delle nascite registrate è avvenuto al di fuori del matrimonio, quota più che raddoppiata negli ultimi 15 anni. I nuclei famigliari monogenitoriali sono 62 mila, nella maggior parte costituiti da mamme con figli (83,9%). Se l’attuale dinamica demografica venisse confermata, nei prossimi 30 anni i minori sarebbero poco più di 160mila.
Salute e benessere
I bambini ed i ragazzi che vivono in FVG definiscono la loro salute buona o eccellente (92% degli undicenni, 90% dei tredicenni, 85% dei quindicenni) ma dichiarano di sentirsi nervosi (18,9% dei maschi e 26,6% delle femmine) e giù di morale (18,5% dei maschi e 25,4% delle femmine) più di una volta alla settimana. Quasi 1 su 2 riferisce di aver assunto uno o più farmaci nell’ultimo mese, una tendenza in crescita. La mortalità infantile si è ridotta negli ultimi 25 anni del 47%.
Minori in condizioni di fragilità
I minori a rischio di povertà o esclusione sociale in FVG sono stimati in circa 26 mila ovvero il 14,4% del totale (35% la media nazionale); quelli che vivono in condizioni di grave deprivazione materiale sono circa 7 mila, equamente ripartiti tra maschi e femmine. Nelle famiglie con tre e più figli minori e nelle famiglie di soli stranieri l’incidenza della povertà triplica. Condizioni di fragilità si rilevano anche tra i nuclei monogenitore con figli: nel 2015, l’utenza di questo tipo in carico ai servizi sociali dei Comuni (SSC) è aumentata del 6,8% (472 unità in più). Tra gli oltre 8 mila minori in carico ai SSC 3 su 10 hanno cittadinanza straniera, 4 su 10 hanno una diagnosi di presa in carco che fa riferimento alla genitorialità; 3 su 10 hanno problemi legati alla salute e alla non autosufficienza. I minori accolti nelle comunità socioeducative e assistenziali del FVG (416 nel 2015) sono prevalentemente italiani (7 su 10) e di età compresa tra i 14-17 anni (4 su 10); i minori in affido, in particolare quello leggero, hanno un profilo per età più giovane e in oltre il 30% dei casi il procedimento dura più di 4 anni. In continua crescita i minori stranieri non accompagnati (MSNA) che giungono in FVG: 1.308 quelli in carico al SSC nel 2015. Sono prevalentemente maschi (99,2%) di età compresa tra i 14-17 anni (924 unità, 70% del totale) e provenienti dall’Afghanistan (34,2%). Nelle segnalazioni del 2017 si osservano nuove caratteristiche in questi flussi: più ragazze, maggior presenza di under- 14 e diverse cittadinanze d’origine.
Povertà educativa e partecipazione culturale
Il FVG si posiziona tra le regioni d’Italia con il più basso indice di povertà educativa grazie alla minor incidenza di ragazzi con scarse competenze nell’area della lettura (secondo miglior valore a livello nazionale) e della matematica (secondo miglior valore a livello nazionale), al basso grado di dispersione scolastica (quarto miglior valore a livello nazionale) e alla diffusa partecipazione ad attività ricreative e culturali (secondo miglior valore a livello nazionale). Circa 6 minori su 10 tra i 6 e i 17 anni di età in FVG hanno visitato un museo o una mostra, 8 su 10 sono andati almeno una volta al cinema, 5 su 10 hanno assistito ad uno spettacolo sportivo, 3 su 10 ad uno spettacolo teatrale, 6 su 10 hanno letto almeno un libro.
Comportamenti a rischio
Il numero dei minori coinvolti in incidenti stradali si è ridotto del 33,6% negli ultimi 15 anni ma c’è ancora resistenza nell’uso appropriato dei dispositivi di sicurezza per bambini in auto: nel periodo 2013-16 tra coloro che viaggiano con bimbi di 0-6 anni di età, il 14,1% degli intervistati dichiara difficoltà a far uso di seggiolini/adattatori (20,8% la media nazionale). Gli infortuni con ricorso alle cure mediche riguardano meno della metà degli adolescenti, in particolare i maschi (48,5% contro il 35,9% delle ragazze) e si verificano prevalentemente durante lo svolgimento dell’attività sportiva (43,7%) o in casa (19,6%). I traumatismi e gli avvelenamenti sono la prima causa di ospedalizzazione tra i ragazzi di 10-17 anni.
1 ragazzo su 7 in FVG beve una o più volte al giorno bibite zuccherate, con una prevalenza di consumo tra i maschi; 1 su 4 mangia dolci ed anche in questo caso l’incidenza è maggiore tra i maschi. Assumono quantitativi adeguati di frutta e verdura il 17,1% ed il 19,4% dei ragazzi. Circa 1 ragazza su 5 entra in classe a digiuno, senza aver fatto colazione ma nel complesso le ragazze dichiarano di avere uno stile alimentare più sano rispetto ai maschi. Tra i 6-17 anni, l’eccesso ponderale riguarda il 20,8% dei ragazzi del FVG, quinto valore più basso tra le regioni italiane. Circa 1 ragazza adolescente su 3 ritiene che il suo corpo sia “un po’ troppo grasso” o “decisamente grasso”; 1 ragazza su 4 è a dieta. Dichiara di fumare il 10% dei ragazzi del FVG, una quota che sale oltre al 25% considerando solo i quindicenni. Tra di essi, inoltre, più di 1 su 5 beve alcolici ogni settimana e circa 1 su 3 dichiara almeno un episodio di ubriachezza nella sua vita. I ragazzi sedentari sono il 5,6%.
Amicizie, relazioni e tempo libero
Il 66% dei ragazzi tra gli 11-17 anni dichiara di avere degli amici su cui poter contare nella vita quotidiana. Oltre la metà di essi, riesce a frequentarli ogni giorno; 2 su 3 si tengono in contatto con sistemi di messaggeria istantanea. Il 64,2% dei maschi ed il 69,0% delle femmine usa ogni giorno WhatsApp o SMS. Il 37,8% invia meno di 10 messaggi al giorno e l’8,5% oltre 100. Il 71,9% dei ragazzi dichiara di partecipare a qualche attività al di fuori dell’orario scolastico, in prevalenza attività sportive (56%). Il 12,8% frequenta corsi di musica, il 16,9% corsi di lingue ed il 5,4% corsi di informatica. In FVG il 12,2% dei ragazzi dichiara di essere stato ripetutamente offeso con soprannomi offensivi, parolacce o insulti in particolare per l’aspetto fisico e/o il modo di parlare (5,9%) e per le proprie opinioni (5,2%). Di fronte ad una situazione di bullismo, la maggioranza dei ragazzi ritiene che confidandosi con i genitori sia possibile definire meglio il comportamento da tenere per sottrarsi o reagire ai comportamenti offensivi (61,4%). Il 43,9% crede sia utile parlarne con gli amici e il 41,4% con gli insegnanti. Il 44,4% dei ragazzi ritiene sia meglio cercare di evitare la situazione, il 27,5% pensa che bisogna cavarsela da soli.