Regione, 30 milioni da Roma per interventi ambientali
Ben 21 interventi nel settore della tutela dell’ambiente che coinvolgono una importante fetta del territorio del Friuli Venezia Giulia saranno possibili grazie al finanziamento di 30 milioni di euro, deliberato nel corso della sua ultima riunione, prima di Natale, dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe), che ha rifinanziato, a valere su risorse del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020, il Piano Operativo Ambiente.
Come precisa l’assessore competente, Sara Vito, “saranno impiegati per opere di sistemazione idraulica, attuazione di progetti di sistemazione idrogeologica, estensioni e potenziamento di reti fognarie, adeguamenti di impianti di depurazione”.
“Mai come in questa legislatura – ribadisce l’assessore – l’impegno per affrontare il rischio idrogeologico e la depurazione delle acque è stato così determinato. Abbiamo fatto fronte a criticità sedimentate negli anni, che avevano assoluto bisogno di una risposta determinata risolutiva, e sbloccato finanziamenti da troppo tempo fermi”, sottolinea, ricordando che “tra risorse statali, regionali e comunitarie nel periodo 2013-2017 abbiamo impiegato circa 150 milioni complessivamente sul rischio idrogeologico e circa 100 sulla depurazione delle acque”.
Ora, aggiunge “esprimo grande soddisfazione per questa ulteriore risposta che il Governo centrale dà alle esigenze del nostro territorio. E’ stato premiato un confronto serio e costruttivo con il ministero dell’Ambiente, con il risultato che possiamo finalmente affrontare alcune questioni ‘storiche’, quali la roggia San Giusto a Monfalcone e le frane di Tarcento, e avviare finalmente interventi a difesa di edifici e infrastrutture intorno al colle di Osoppo e interventi di recupero sulla sponda destra del Torre”. L’opera più rilevante, in termini economici, coinvolge il Comune di Savogna d’Isonzo, che ha in previsione il potenziamento della rete fognaria, per il quale riceverà 3,185 milioni di euro.
Tre milioni andranno agli agglomerati di Pordenone e di Terzo di Aquileia, rispettivamente per l’estensione della rete fognaria e per l’adeguamento del depuratore e, anche qui, della rete fognaria.
Importi compresi tra 690 mila euro e 1,5 milioni di euro sono destinati, con le medesime finalità, a Prata di Pordenone, Brugnera, Maniago, San Giorgio della Richinvelda/Arzene.
Per quanto riguarda invece la sistemazione idrogeologica, l’area triestina beneficerà di quattro milioni di euro. La metà dell’importo sarà utilizzata per interventi urgenti di tutela idraulica del Porto Vecchio e di sistemazione del rio Chiave. L’altra metà per opere di difesa di altri corsi d’acqua nel capoluogo.
Una somma di poco inferiore a 1,9 milioni è invece destinata al consolidamento delle arginature del Livenza, nei comuni di Brugnera, Pasiano di Pn e Prata di Pn. 1,7 milioni saranno impiegati a Monfalcone per il ripristino della roggia San Giusto.
Importanti importi, tra 500 mila euro e 1,5 milioni, sono infine destinati a diversi altri comuni per regimazione idraulica di torrenti e messa in sicurezza di argini.