Si apre la stagione della pesca sportiva 2018, ecco le norme, con un appello per limitare i danni del gambero rosso della Lousiana
Si è aperta lunedì primo gennaio la stagione della pesca sportiva 2018 nelle acque interne del Friuli Venezia Giulia per la zona A del territorio, quella in cui si può pescare tutto l’anno e che è rappresentata dall’area a sud della statale 14. Per la zona B, a nord della statale 14, la stagione inizierà l’ultima domenica di marzo. I pescatori interessati a praticare l’attività già da adesso dovranno versare (con la procedura online, su moduli personalizzati che possono ritirare all’ex Ente tutela pesca o su moduli in bianco che si trovano negli uffici postali) il canone previsto, che è il medesimo del 2017.
Il calendario della pesca sportiva (Cps) e i libretti annuali ricognitivi (Lar) sui quali annotare le uscite e le catture non sono ancora disponibili in forma cartacea, ma il Lar, del quale ogni pescatore deve essere dotato, può essere scaricato dal sito dell’Ente tutela pesca e deve essere compilato in ogni sua parte. Il libretto provvisorio resterà valido per tutto il mese di gennaio e comunque fino a quando non saranno disponibili i Lar cartacei. Da quel momento, inizio febbraio, ogni pescatore dovrà utilizzare il Lar vero e proprio, la cui mancanza, in caso di controlli, potrà essere sanzionata. Nonostante dal primo gennaio l’Ente tutela pesca (Etp) sia cessato e vi sia subentrato l’Ente tutela patrimonio ittico (Etpi), il logo Etp può continuare a essere utilizzato nei supporti informatici, cartacei e materiali in attesa della loro sostituzione progressiva. Pertanto i bollettini di versamento e altri materiali riportanti i loghi o riferimenti di Etp sono validi anche in futuro.
In dettaglio, per quanto riguarda la zona B, la stagione della pesca si aprirà alle 7 dell’ultima domenica di marzo per concludersi l’ultima domenica di settembre. È tuttavia consentita la pesca fino al 31 ottobre nei laghi di Barcis, Ravedis, Vajont, Pramollo, Cavazzo, Sauris, Verzegnis, Ravascletto e Cavazzo. Nel calendario della pesca sportiva nelle acque interne del Friuli Venezia Giulia sono puntualmente riportate le norme di protezione delle specie ittiche. In tutte le acque della regione, è vietato pescare e trattenere l’anguilla dal 1 gennaio alle 7 dell’ultima domenica di marzo e dalle 24 dell’ultima domenica di settembre al 31 dicembre, con eccezione del canale Brancolo e in tutti i suoi affluenti, dove il divieto vige tutto l’anno. Il barbo non può essere pescato e trattenuto dal 15 maggio al 15 giugno, la trota e il salmerino dal 1 gennaio, alle 7 dell’ultima domenica di marzo e dalle 24 dell’ultima domenica di settembre al 31 dicembre, il temolo, dal 1 gennaio al 31 maggio e dalle 24 dell’ultima domenica di settembre al 31 dicembre. Di carpe (Cyprinus carpio), tinche (Tinca tinca) e lucci (Esox spp.) è ammesso annualmente il trattenimento di un solo esemplare per ciascun pescatore. Sono vietate la pesca dello storione e la cattura dei gamberi d’acqua dolce. Gli esemplari di gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii) catturati accidentalmente devono essere tutti trattenuti, soppressi e possibilmente consegnati all’autorità della pesca, cui va segnalata tempestivamente la constatazione di mortalità anomale di gamberi di acqua dolce. Il Procambarus clarkii è una specie d’oltreoceano introdotta in Italia per la prima volta in Toscana e letteralmente sfuggita di mano a chi pensava di allevarla dilagando in tantissimi fiumi dell’Italia centro nord sia nei corsi d’acqua principali che secondari. È un predatore, come il pesce siluro, che mangia tanto e di tutto, da alcune specie ittiche a piccoli animali e rischia così di stravolgere l’equilibrio e la fauna del fiume.