Aumentano le rette per le case di riposo
Brutte notizie per tutti gli ospiti delle case di riposo e per chi mantiene un familiare anziano in una di queste strutture. Da quest’anno, infatti, in quasi tutte le strutture della regione la retta mensile subirà un rincaro, le famiglie con un anziano in casa di riposo spenderanno da 6 a 120 Euro al mese in più.
Un problema di fondi
I consigli di amministrazione delle Aziende pubbliche per i servizi alla persona (Asp) hanno giustificato l’aumento delle rette con la necessità di fronteggiare i maggiori costi derivanti dai nuovi investimenti, visto che le liste di attesa non accennano a diminuire e la domanda di posti è sempre maggiore.
Solo quattro delle 12 Asp con sede in provincia di Udine non hanno applicato rincari. Si tratta delle Asp “Luigi Scrosoppi” di Tolmezzo, la “Umberto I” di Latisana, “l’Opera Pia Cojaniz” di Tarcento e la fondazione “Muner de Giudici” di Lovaria.
Aumenti previsti invece per “La Quiete” di Udine, anche se in questo caso il rincaro (0,50 Euro al giorno) si mantiene al di sotto della percentuale di incremento Istat. Di poco inferiore l’aggravio di spesa (0,35 Euro al giorno) per gli ospiti de la “Chiabà” di San Giorgio di Nogaro.
Alla casa per anziani di Cividale, invece, la retta sarà differenziata in base alla residenza. Così se i cividalesi, rispetto allo scorso anno, pagano solo 0,20 Euro in più al giorno, gli abitanti in altri comuni devono tirarne fuori 0,60. Rincari più pesanti all’Asp di Codroipo dove l’importo della retta giornaliera è aumentato di un Euro. Stessa situazione anche alla “Sirch” di San Pietro al Natisone, il cui Cda giustifica la maggior spesa per gli ospiti con l’acquisto di un nuovo mezzo per il trasporto dei degenti e nuovi corsi di formazione per il personale.
La maglia nera per gli aumenti va invece alla “Casa degli operai vecchi” di Paluzza dove l’aggravio per gli ospiti non autosufficienti raggiunge i 4 Euro al giorno.
Resta il caso dell’Asp di Venzone classificata ancora come “Casa albergo”. “Questo fatto – spiega la presidente Alda Zamolo – non ci consente di avere alcun tipo di contributo. Noi lavoriamo solo con le nostre rette. L’incremento applicato quest’anno che oscilla tra 0,80 a 2 Euro al giorno a seconda delle fasce, si è reso necessario per fronteggiare gli aumenti di luce e gas e altre spese”.
In ogni caso una situazione difficile per gli ospiti e le loro famiglie, che dovranno incrementare la, già notevole, spesa sostenuta ogni mese.