Furto a Udine in zona San Giacomo, è il quinto in pieno centro con le stesse modalità
Furto in pieno centro a Udine, in zona San Giacomo. Come riportato dal Messaggero Veneto, è stata violata una casa dotata di diverse misure di sicurezza: doppia porta blindata e ascensore protetto da codice. I ladri hanno trovato l’unico punto debole: la porta-finestra del terrazzo. I malviventi acrobati sono saliti prima sul tetto e su una pensilina e poi hanno raggiunto il balcone al terzo piano. Subito dopo, un vetro rotto ed erano già dentro. Tutto tra mercoledì e giovedì, quando il proprietario era assente. Non solo: il campanello dell’abitazione era stato segnato con tre puntini (una sopra l’altro) che, come avevano già spiegato in passato le forze dell’ordine, rivelano che i “soliti ignoti” stanno prendendo di mira un determinato appartamento.
A raccontare sul suo profilo Facebook quanto è successo è stato lo stesso padrone di casa, Max Mestroni, production manager nel settore cinematografico e in particolare per eventi come il Trieste film festival (al via tra un paio di settimane) e il Far East di Udine. Ha pubblicato sul social tutte le foto: le stanze messe a soqquadro, la porta danneggiata, l’impronta di scarpa lasciata da uno dei banditi e pure quella di poltrona e divano spostati davanti all’ingresso principale per avere preziosi secondi in più per la fuga in caso di imprevisti.
«Non mi hanno portato via un gran che – ha precisato l’interessato –, non tengo oggetti di valore in casa. Hanno trovato solo un I-Pad e una busta con alcuni contanti. Ma non è questo il punto: è la violazione di uno spazio personale. Infatti ho provveduto a pulire tutto, da cima a fondo».
«Nel periodo tra Natale e Capodanno purtroppo hanno ricevuto una visita indesiderata anche i miei vicini. E, dopo averlo saputo, quando mi sono assentato per San Silvestro, ho lasciato tutte le luci accese e ha funzionato. Mentre mercoledì, all’ultimo momento, ho dovuto trattenermi a Trieste per questioni legate al Festival e così sono rientrato solo giovedì, tra l’altro all’una di notte. Quando ho inserito le chiavi nella serratura sembrava tutto a posto, invece non era così: avevano semplicemente scelto un altro modo per entrare. Le piante sul terrazzo erano state spostate, i malviventi si erano aperti un varco nella vetrata in modo da poter raggiungere la maniglia. A quel punto non ho potuto far altro che chiamare la polizia».
L’iniziale rabbia del derubato, espressa sui social, ha lasciato il posto a un po’ di ironia. «Spero davvero che il mio post non diventi un’occasione pubblica per lamentarsi della sicurezza in centro: la città è sicura nonostante questi eventi spiacevoli. La casa, come il sottoscritto, è tornata alla normalità e i ladri sono già su Netflix, grazie al mio iPad. Speriamo vedano The Crown».
«Solo nell’ultima settimana – sottolinea il security manager udinese Marco Cavalli – sono intervenuto in cinque abitazioni del centro che sono state ripulite. Le modalità di azione sono sempre le stesse e ciò porta a ipotizzare l’esistenza di una banda. In tutti i casi più recenti i “topi d’appartamento” si sono arrampicati ai piani alti, magari utilizzando i tubi del gas. Insomma, adesso non sono solo le case al pian terreno ad essere a rischio. Infine, molti commettono l’errore di proteggere solo l’ingresso principale, quando magari gli altri infissi o le porte sul retro non hanno alcun sistema di sicurezza».