Grasso: “Gli altri fanno promesse, noi facciamo proposte credibili”
Investimenti per creare occupazione, abolizione delle tasse universitarie, lotta al precariato reintroducendo le garanzie eliminate dal Jobs Act. E lotta senza quartiere all’evasione fiscale per recuperare 50 miliardi. Sono alcune delle proposte avanzate da Pietro Grasso, leader di Liberi e Uguali (Leu), nel suo intervento all’assemblea programmatica di Leu oggi a Roma. Un discorso, quello di Grasso, orientato ad accreditare il nuovo movimento, nato a sinistra del Pd, come forza politica capace di formulare proposte politiche concrete e affidabili, nel solco del monito ai partiti rivolto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella (“facciano proposte credibili”).
“Useremo ogni minuto per parlare ai cittadini delle nostre proposte. Lo faremo per ridare speranza al Paese con proposte serie e concrete, a differenza delle irrealizzabili favole degli altri partiti”, dice Grasso nel suo intervento all’assemblea programmatica del partito. E aggiunge a mo’ di esempio. “Se ne sono sentite: Renzi ha detto di voler abolire il canone Rai dopo averlo messo in bolletta pochi mesi fa. Berlusconi ne ha dette troppe, non riesco a pensare alla più clamorosa. Il discorso vale anche per Salvini e per i Cinque stelle. Siamo l’unica alternativa credibile”.
Un’assemblea che prende a prestito come slogan una frase (“Per molti non per pochi” (in bianco su sfondo rosso sul palco dell’assemblea programmatica) che è una citazione del “For the many, not the few”, scelto da Jeremy Corbyn, il leader laburista inglese. Sul tavolo della presidenza, accanto a Grasso siedono le capogruppo al Senato di Mdp e Si, Maria Cecilia Guerra e Loredana De Petris, e i segretari di Mdp, Si e Possibile, Roberto Speranza, Nicola Fratoianni e Pippo Civati. In platea tutti i big della lista unitaria della sinistra, da Pier Luigi Bersani a Laura Boldrini, da Vasco Errani ed Enrico Rossi. Assente Massimo D’Alema, che è in questi giorni in Iran. “Facciamo squadra: sarò il vostro caposquadra”, dice Grasso dal palco. E spiega: “Prendiamo per mano i milioni di cittadini che vogliono essere liberi dalla paura e uguali nelle possibilità”.
E nel solco delle proposte concrete citate prima, Grasso avanza alcune idee: “Altri aboliscono le tasse, noi aboliamo il precariato. Ma le tutele non servono a nulla se non c’è il lavoro. E allora dobbiamo investire lì dove il lavoro possiamo davvero crearlo”. E ancora: “La nostra battaglia sarà far tornare prevalenti i contratti a tempo indeterminato, attraverso una nuova forma di contratto a tutele crescenti che reintroduca le garanzie eliminate dal Jobs Act. Dobbiamo rendere più costoso il lavoro precario di quello stabile”. Poi aggiunge che si può creare lavoro in settori come il turismo, l’economia verde e la cultura.
Tra le poposte “concrete, vere e realizzabili” Grasso cita la abolizione delle tasse universitarie. La misura, spiega, costa 1,6 miliardi: “È un decimo dei 16 miliardi che ci costa lo spreco di sussidi dannosi all’ambiente, secondo i dati del ministero dell’ambiente”. E chiosa: “Avere un’università gratuita, come avviene già in Germania e tanti altri Paesi europei, significa credere davvero sui giovani, non a parole ma con fatti concreti. Ne beneficerà il Paese: dare a tutti la possibilità di studiare“. Altra priorità citata da Grasso la “lotta senza quartiere all’evasione fiscale per recuperare 50 miliardi”. E ancora: “sanità davvero pubblica; investimenti strategici nella cura del territorio; riforma della giustizia, contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata”. Mentre Alfredo D’Attorre, deputato Mdp ed esponente di Liberi e uguali, al termine dell’assemblea nazionale, ha spiegato che è allo studio una “tassa sui patrimoni immobiliari dei ricchi” in un’ottica di rafforzamento della “progressività fiscale, a vantaggio del ceto medio”.