Anzil: “Tutti per il Friuli potrebbe essere la nuova sorpresa alle elezioni, per noi la Provincia del Friuli è questione centrale”
Autonomisti e friulanisti si dividono, come sempre successo nella storia recente, in occasione delle elezioni politiche, regionali e comunali. È il sindaco di Rivignano-Teor e fondatore di ‘Tutti per il Friuli’, Mario Anzil, il nome arrivato da parte di un gruppo di sigle autonomiste, in risposta a quello di Sergio Cecotti. Quest’ultimo è il candidato alla presidenza della Regione FVG presentato da “Patto per l’Autonomia”. Queste le dichiarazioni riportate dal Diario di Udine.
L’accordo è stato suggellato a Mortegliano e ufficializzato con un documento. Anzil potrebbe essere la vera sorpresa delle prossime elezioni: «Potrebbe essere la vera novità delle prossime elezioni: il variegato arcipelago friulanista, un tempo frastagliato e diviso, potrebbe infatti a breve riunirsi sulla figura del sindaco di Rivignano Teor Mario Anzil, che qualche mese fa era riuscito a riunire in piazza svariate decine di migliaia di persone e che sembra godere della fiducia di molte sigle storiche dell’autonomismo friulano, disposte a correre unite sia alle politiche che alle regionali. Il Fronte Friulano di Claudio Boaro, che alle ultime provinciali di Udine aveva sfiorato il 6%, il Movimento Autonomia Friuli di Valeria Grillo, Aquile Furlane con Riccardo Signor si sono riuniti oggi a Mortegliano assieme ai rappresentanti di vari comitati, a vari sindaci, a partire dal padrone di casa Alberto Comand, e amministratori locali e a personaggi impegnati da anni per il Friuli del calibro di Dario Zampa».
Il nuovo raggruppamento punta all’unità di intenti e alla creazione della Provincia del Friuli: «Una unità di intenti che guarda a lungo termine alla creazione della Provincia del Friuli e che parte già dalla partecipazione alle imminenti elezioni politiche del 4 marzo: filo diretto con lo storico Movimento Friuli e apertura anche ad altre forze che condividano un programma autonomista e friulanista, ma formule innovative e moderne sia nella comunicazione che nella struttura organizzativa saranno i punti fondamentali per tentare di dare per la prima volta al Friuli un ente amministrativo e politico che lo rappresenti».
Mario Anzil ed è aperto ad accordi politico-programmatici con coloro che saranno in sintonia con le sue idee: «con quanti dichiareranno che nel loro programma porranno come importante anche l’ipotesi di un referendum propositivo, previsto dalla legge, per sostituire l’attuale Regione Friuli Venezia Giulia con due Province autonome, quella del Friuli e quella di Trieste, sul modello del Trenino Alto Adige».
Anzil non esclude neppure l’ipotesi di un accordo con ‘Patto per l’autonomia’. «E’ chiaro però che per noi diventa imprescindibile la questione delle due Province». Questione che non pare essere centrale per i ‘cugini’ dell’altro fronte autonomista, ci ritroveremo dunque probabilmente di nuovo alla meta con un’opinione spaccata in due e non un unico fronte coeso.