Regionali FVG, chi sarà il candidato del centrodestra?
La mancata ricandidatura di Debora Serracchiani sembra aver aperto la strada alla coalizione di centrodestra, largamente avanti nei sondaggi pre-voto, ma a pochi mesi dalle prossime elezioni, manca ancora l’intesa sul candidato unico delle forze popolari.
Grandi manovre pre-elettorali in corso per la coalizione di centrodestra, sia a livello nazionale, con il vertice di ieri ad Arcore, che a livello locale, in vista delle prossime elezioni regionali. Per quanto riguarda il nostro territorio, la situazione in Friuli Venezia Giulia è, al momento, stagnante, in attesa di un’accordo fra le varie anime della coalizione guidata dal triumvirato Berlusconi – Meloni – Salvini (in ordine rigorosamente alfabetico).
La candidatura del capogruppo di Forza Italia Riccardo Riccardi
sembrava essere fino a poco tempo fa alquanto blindata e pareva ci fosse una sorta di convergenza attorno al suo nome, soprattutto da parte della Lega, ma tutto è mutato dopo le elezioni dello scorso novembre in Sicilia allorchè, a seguito della vittoria del centrodestra, Matteo Salvini si è ringalluzzito al punto da riproporre con forza il nome di Massimiliano Fedriga, segretario regionale e capogruppo alla Camera dei padani, così da scompaginare i giochi che, pur non essendo realmente chiusi del tutto, pareva fossero sostanzialmente definiti.
Lo stesso leader leghista ha poi precisato che “L’importante è scegliere le donne e gli uomini migliori per mandare a casa i governi di sinistra disastrosi come in Friuli Venezia Giulia dove Debora Serracchiani scappa per rifugiarsi a Roma“. Un Matteo Salvini che appare sicuro delle sue carte e voglioso di far valere il peso politico della Lega all’interno del centrodestra, affermando che “La Lega è pronta per le regioni dove si andrà a votare concordando con gli alleati le candidature migliori, regione per regione, città per città, e noi non intendiamo far valere ai tavoli il fatto che stando ai sondaggi la Lega è la prima forza politica del centrodestra“. Il numero uno del carroccio ha inoltre precisato che “se ci sono personalità migliori che arrivano anche da fuori della politica, anche senza tessera in tasca, siamo prontissimi a sostenerle, ma non siamo alla tombola o al gioco del lotto né al risiko delle spartizioni politiche“, confermando in questo modo la linea politica portata avanti da Berlusconi in ambito nazionale, ovvero la volontà di affidarsi a profili forti e di ampio consenso, anche se provenienti dalla società civile e non dalla politica, ma rimarcando anche la centralità della Lega all’interno dell’alleanza.
Ad ogni modo pare interesse comune evitare le divisioni e gli errori del passato, è infatti ancora ben presente il ricordo di quanto avvenne nel 2003, quando da Roma venne decisa la candidatura dell’allora leghista Alessandra Guerra a discapito di Renzo Tondo, con la conseguente spaccatura della coalizione ed il via libera alla vittoria di Riccardo Illy.
Della partita fa naturalmente parte anche anche Giorgia Meloni, che lo scorso dicembre a Trieste, in occasione del secondo congresso nazionale di Fratelli d’Italia, ha lanciato la sfida dei “patrioti” contro i “traditori“, facendo il punto in vista della campagna elettorale, anche per le elezioni regionali. In merito alla situazione del Friuli Venezia Giulia ha rilanciato sulle possibili candidature di Luca Ciriani, già assessore regionale con Renzo Tondo e attuale Consigliere regionale (che, in vista della prossima legislatura, potrebbe però essere candidato anche per un seggio in Parlamento), e di Fabio Scocimarro, ex presidente della provincia di Trieste ed attuale Portavoce e Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, “In quanto – ha sottolineato – entrambi hanno la caratura e l’esperienza necessarie per poter guidare la regione che, comunque, deve tornare in mano al centrodestra dopo la disastrosa gestione di Debora Serracchiani”.
Sullo sfondo rimane sempre il nome di Renzo Tondo, che proprio in questi giorni ha rinsaldato l’alleanza con il suo ex braccio destro Alessandro Colautti (ora con Alleanza Popolare ma ben deciso a rimanere nel centrodestra, ancor più ora che il leader nazionale Angelino Alfano ha deciso di farsi da parte) rinforzando quindi Direzione Italia di Raffaele Fitto, per un’eventuale riproposizione dell’ex presidente (anche se, a quanto pare, Tondo potrebbe decidere di ritentare la candidatura nazionale). Da tenere in considerazione anche il dinamico imprenditore Sergio Bini che con il suo Progetto FVG ha già viaggiato in lungo e in largo per la regione e sembra essere più che mai deciso a mantenere ferma la sua decisione, più volte annunciata, di strappare quanto meno la possibilità delle primarie di coalizione, peraltro poco gradite a Riccardo Riccardi e alla direzione di Forza Italia.
Per il centrodestra regionale la situazione appare dunque quantomai complessa e frastagliata, ma la sensazione è che l’impasse verrà superata una volta raggiunta l’intesa, a livello nazionale, sul candidato Premier, e dunque definito l’equilibrio di potere interno alla coalizione.
Per il momento il nome del candidato del centrodestra resta dunque ancora un’incognita, ma una situazione analoga la stanno vivendo anche le altre forze politiche. Tutto tace, infatti, in casa MoVimento 5 stelle mentre il Partito Democratico pare puntare su Sergio Bolzonello, nome che però non riscuote consensi univoci, specie da parte della minoranza, e sono in molti quelli pronti a farsi avanti, a partire dal dimissionario Sindaco di Udine Furio Honsell.