ARLeF: un progetto europeo per l’integrazione civile degli immigrati
Eumint coinvolge 18 partner di Friuli VG, Trentino-Alto Adige, Tirolo, Carinzia e Veneto
Si chiama Eumint il nuovo impegno europeo per l’ARLeF (Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane), dopo quello relativo all’Ersamus+ Rush, appena avviato.
Approvato pochi giorni fa, per un importo totale di 1.190.000 euro nell’ambito del Progetto Interreg Italia Austria 2014-2020 (Obiettivo cooperazione territoriale europea), Eumint (Euroregioni, Migrazione e Integrazione), vede lavorare insieme ben 18 partner delle province di Bolzano e Trento, dei land Tirolo e Carinzia e delle regioni Veneto e Friuli VG. Per il nostro territorio, è coinvolta l’ARLeF, oltre alla Gect Euregio senza confini, con sede a Trieste.
«Si tratta di un progetto più che mai attuale – spiega il presidente dell’ARLeF, Lorenzo Fabbro – che si propone di coinvolgere un gran numero di istituzioni in un percorso che punti alla valorizzazione delle diversità e all’integrazione sociale e civile dei migranti, nella consapevolezza che il tema epocale dei flussi migratori porta con sé grandi sfide di carattere sociale, economico, politico e culturale. Eumint – prosegue Fabbro – vuole provare a rispondere a questi stimoli promuovendo una maggiore conoscenza delle peculiarità dei territori ove i migranti sceglieranno di vivere e lavorare, partendo dalla presenza delle minoranze linguistiche storiche. In questo senso, l’ARLeF si proporrà anche come punto di incontro fra “vecchie” e “nuove” minoranze».
In Tirolo e in Carinzia sono già attivi corsi dedicati ai valori di orientamento con una grande esperienza di consulenza di riconoscimento delle competenze lavorative per persone con titoli stranieri attraverso, anche, linee guida di integrazione e coordinatori di integrazione comunali. Questi “buoni esempi” verranno resi accessibili ai partner italiani tramite visite locali e la creazione di un laboratorio di idee. Viceversa, le esperienze italiane di accesso al mercato del lavoro dei richiedenti asilo, verranno “travasate” ai partner austriaci. La convinzione dell’ARLeF e degli altri partner di Eumint è che, una forma così ampia di cooperazione transfrontaliera, costituisca una buona premessa per un processo di apprendimento inter-istituzionale e sia capace di superare gli approcci finora sperimentati a livello regionale e nazionale.