Un invito a pranzo a Valvasone
di Vanni De Conti
Un esempio per il Friuli e trasmissibile ovunque, artisti di tutti i generi, meno giovani e giovani si riuniscono per fratellanza e per momenti conviviali e scambio di idee, ne risulta un arricchimento d’umanità che dovrebbero fare tutti, non solo gli artisti,
Specie in tempi di crisi per l’arte, in particolare quella provinciale, ricca comunque di artisti e di costrutti e valori, il trovarsi insieme fa nascere cose, idee, progetti e amicizia.
C’è stata la moda un po’ ovunque di aprire i Caffè Letterari, poi un po’ meno quelli Filosofici, pochi invece han no pensato ad aprire qualcosa nell’arte che non sia solo una galleria per fare esposizioni.
In quel di Valvasone non c’è solo il celebre organo del 1300 e qualche palazzo importante ma anche un felice associazione artistica denominata ‘Felice Arte’.
Un esempio solenne, quindi, è questo di Valvasone in provincia di Pordenone: l’Associazione Felice Arte’, associazione culturale attiva fin dal 2000, legalmente costituita nel maggio 2008 prosegue con successo l’attività. La sua missione culturale, inizialmente volta a creare un polo artistico di pittori ed amanti dell’arte, si è poi gradualmente avviata prevalentemente verso la pittura, intesa nelle sue più svariate forme e principalmente nell’ambito del Friuli ma allargando ben presto
i suoi orizzonti alle regioni vicine. Si è indirizzata particolarmente per organizzare esposizioni di opere d’arte, pittura, scultura, incisione. Ma la cosa non si è fermata là, oltre a fare corsi di ‘a fresco’ o affresco, ha fatto si di riunire attorno
a sé un cenacolo di artisti di tutte le età, in particolare amici tra loro, e fare incontri conviviali a tavola, e questa è forse la cosa più simpatica: ci si ritova una volta al mese a tavola, dentro la trattoria del castello, assieme a nomi noti e meno noti di questo sfizioso campo. A tavola, davanti ad un buon bicchiere di vino e qualche piatto della tradizione, oltre a fare sempre nuove conoscenze, ci si scambia impressioni, progetti, esperienze. Ad ogni incontro tutti partecipano a quel ricordo mettendo mano con pennarelli a colori su un tela 50×70 che resta poi all’as
sociazione. Qui ho conosciuto importanti artisti oggi molto avanti con gli anni e molto celebri negli anni ’50, ’60, ’70: Cesco Magnolato (già direttore dell’Accademia di Venezia), Luigi Del Sal (uno degli artisti più innovativi di quegli anni, che ha conosciuto Picasso ed è stato nel suo studio di Parigi), Renzo Codognotto, poi Cabai, Celant, Galussi, Doliach, e molti altri magari meno giovani ma comunque già negli anta.
Dal 2008, con la collaborazione del maestro Vico Calabrò, che è anche direttore artistico, si è aperto una nuova pagina: la sezione dedicata alla “pittura a fresco” sviluppando un percorso didattico volto alla formazione di nuovi artisti frescanti onde mantenere viva quest’arte e tradizione in via di estinzione. L’associazione culturale “Felice Arte” ha ritenuto opportuno organizzare questo progetto denominato “Conoscere l’Affresco”. L’iniziativa si propone di incentivare l’interesse per l’affresco e farne conoscere la storia ed i suoi maestri tra gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori, e anche, aggregare e formare i giovani che condividono gli stessi interessi. Ed è sicuramente una proposta interessante stante l’attenzione sin qui dimostrata dai giovani che hanno frequentato i corsi di formazione già attuati. Una offerta sociale, sicuramente interessante ed attraente per i giovani che vi si affacciano al mondo del lavoro, essendo come base in sintonia con le linee guida sulla formazione dettate dal Ministro dell’Istruzione.
Le esposizioni sono iniziate anni fa con il celebre amico Gianni Borta e proseguite con periodicità mensile con altri valenti già accennati, ma nella lista troviamo anche Arrigo Poz col quale ho avuto una buona amicizia e collaborazione e che purtroppo non è più tra noi.
A guidare l’associazione è Felice Gri che si è ritagliato una attività andando in pensione e qui è tutto: l’amico, l’organizzatore, il cerimoniere, il fotografo che a ogni cenacolo scatta fotografie che poi ci fa avere nell’incontro successivo, a dargli una mano il figlio e Antonio Pin. Qui è una famiglia allargata che vive di amicizie e trasmette felicità e pensieri d’arte.
Felice Arte sarà presente all’esposizione Arte-Antiquariato in Fiera a Pordenone nella seconda metà di Gennaio