Fontana in Lombardia significa Riccardi in Fvg
Nessuno ha dubbi che alla fine si metteranno d’accordo, perché troppo alta è la posta in gioco. Contemporaneamente, però, resta aperta la questione più seria: indicare un candidato per la Lombardia ed è qui che il braccio di ferro sembra appena iniziato. Perché Salvini non cede di un millimetro: “Attilio Fontana per noi non si discute. O Berlusconi ci sta oppure mettiamo in conto di rompere su tutti i collegi uninominali”. Ma la partita per Berlusconi non è affatto chiusa: ha seri timori che il leghista possa non farcela. Per carità, lo considera, “una brava persona” però gli sono arrivate chiacchiere secondo cui non piacerebbe al mondo imprenditoriale e delle categorie. E se davvero – come si sussurra in certi ambienti – il candidato renziano, Giorgio Gori, potesse contare sull’appoggio di un pezzo di LeU il finale potrebbe non essere tanto scontato, ragiona con i suoi. Con l’aggravante che, per via dell’election day, la posta in palio potrebbe essere il governo del Paese, non solo quello della regione più popolata d’Italia. In pubblico, però, il Cavaliere sprizza serenità, assicura che si sceglieranno i “nomi migliori” e il centrodestra «vincerà» perché i lombardi continueranno ad appoggiarli.
Una decisione che avrà una conseguenza diretta anche sul Friuli Venezia Giulia perché, se Salvini otterrà la Lombardia, allora dovrà cedere nello scacchiere politico la pedina rappresentata dalla nostra regione. Forza Italia esprimerebbe così il candidato governatore del Fvg, la cui scelta ricadrebbe, come annunciato da tempo, su Riccardo Riccardi, con Massimiliano Fedriga, l’uomo imposto dal Carroccio per il dopo Serracchiani, destinato a Roma.