Alpinista sloveno recuperato dal Soccorso Alpino sopra Fusine Laghi
Ancora un intervento quest’oggi intorno alle 12 per soccorrere un alpinista sulla cascata di ghiaccio denominata Spada di Damocle sopra i Laghi di Fusine, nel gruppo del Mangart. Si tratta di uno sloveno di Skofja Loka, del 1979, che è caduto per alcuni metri durante la prima lunghezza di corda per la perdita dell’appiglio con la piccozza. Il volo è stato trattenuto dalla corda ma l’impatto con la parete gli ha procurato la frattura di una gamba. Il compagno di cordata ha allertato i soccorsi tramite il 112 e lo ha calato in sicurezza fino alla base della cascata in autonomia. Le squadre del Soccorso Alpino di Cave del Predil assieme alla Guardia di Finanza di Sella Nevea, in tutto undici tecnici, sono giunte sul posto e hanno caricato l’infortunato sulla motoslitta della Guardia di Finanza: i due alpinisti erano anche riusciti a percorrere in autonomia un tratto a piedi in discesa verso valle, approntando un bendaggio provvisorio alla gamba del ferito. Le comunicazioni con gli alpinisti sloveni sono state facilitate attraverso il centro internazionale di polizia Thörl Maglern. L’uomo è stato stabilizzato e trasportato alla sua auto, con la quale ha preferito recarsi autonomamente, assieme al compagno, all’ospedale di Jesenice. Sul posto anche la Polizia di Stato di Tarvisio.