Cafc in prima linea per diffondere il consumo responsabile dell’acqua
Il Presidente Benigno: “In cantiere nuovi progetti con vari Istituti del nostro territorio per educare gli studenti all’uso consapevole del bene primario”
La campagna educazione di CAFC rivolta alle scuole acquisisce nuova linfa con il 2018.
Fra le linee d’intervento che verranno potenziate, infatti, anche la collaborazione con gli Istituti del territorio per diffondere la filosofia del consumo responsabile dell’acqua. Proprio in queste settimane – anticipa il Presidente di CAFC Salvatore Benigno – si stanno concretizzando i contatti con una delle scuole d’eccellenza di Udine al fine di definire un piano didattico che preveda interventi formativi tenuti dal nostro personale, visite agli impianti e sperimentazioni in aula”.
“Io mi impegno per l’uso consapevole dell’acqua!”: questa la promessa che riassume la volontà di CAFC verso il rafforzamento nelle scuole di progetti educativi propedeutici a rendere responsabili le giovani generazioni sull’impiego corretto dell’acqua e ad informarle sul ciclo idrico, sul processo di captazione e distribuzione, sulle falde, sulle riserve, sulle analisi delle acque e sui rischi dell’inquinamento provocato dall’uomo.
Uno dei must irrinunciabili è la diminuzione del consumo di acqua in bottiglia.
“Da sempre ci battiamo – precisa il Presidente Benigno – per la distribuzione nelle mense scolastiche dell’acqua in caraffa, prelevata direttamente dal rubinetto in sostituzione di quella in bottiglia; crediamo che sia doveroso fare spazio all’utilizzo della fonte in assoluto più sicura e più controllata, ovvero il rubinetto, incominciando a trasmettere la corretta informazione nelle scuole”.
L’acqua del Friuli è buona e sicura, costantemente monitorata. Il suo utilizzo sulla tavola dei bambini e dei ragazzi che beneficiano della ristorazione scolastica corrisponde a criteri di qualità alimentare e contribuisce in modo sensibile al rispetto dell’ambiente, visto che si evita di consumare centinaia di migliaia di bottiglie in plastica, con la conseguenza di un notevole risparmio economico sul trasporto e sullo smaltimento.
“Assicuriamo ogni giorno – prosegue il Presidente Cafc – la qualità del prodotto erogato e di questo vogliamo rendere consapevole tutta la popolazione partendo dagli allievi delle scuole primarie fino a quelli delle superiori, sensibilizzandoli ad operazioni anti-spreco (lasciare aperto il rubinetto per due minuti, per esempio, mentre ci si lava i denti comporta in media lo spreco di 32 litri d’acqua potabile al giorno). “Si tratta di un’operazione di fondamentale valenza educativa nella quale CAFC continuerà ad investire anche con il progetto delle Case dell’Acqua, giunte ad un numero consistente, più di 35 nel nostro territorio di competenza”, prosegue.
L’acqua pubblica sta a cuore a CAFC, come dimostra anche uno degli ultimi progetti educativi che ha visto due classi della scuola secondaria di primo grado di Majano ‘L. Andervolti’ fare visita all’impianto di Molino del Bosso (Buja) ed impegnarsi nella realizzazione del plastico raffigurante l’impianto e donato a CAFC durante la visita nella sede udinese in viale Palmanova. Attore fondamentale per il coinvolgimento di bambini e ragazzi è il corpo docente, fondamentale nell’applicazione dei principi sull’acqua da trasformare in progetti e attività concreti. E infatti gli alunni sono stati guidati nell’itinerario educativo “La nostra amica acqua” dalle insegnanti Barbara Bucchetti, Mariagrazia Molaro e Alessandra Pagnutti.
Gli eventi poi si amplieranno alla cittadinanza, diventando mostre, simulazioni, resoconti e, perché no, diari quotidiani dal titolo etico “Io non spreco”. L’accesso ad una risorsa idrica salubre e pulita è un diritto fondamentale del cittadino: l’acqua rappresenta uno degli elementi più fragili del nostro pianeta rispetto ai cambiamenti climatici in atto e all’inquinamento ambientale.
“Cari alunni e alunne – conclude il Presidente – abbiate a cuore la VOSTRA, NOSTRA, acqua”.