Cervignano in controtendenza: è uno dei pochi centri in crescita
In controtendenza rispetto a molti centri del Friuli Venezia-Giulia, come Tolmezzo e San Giorgio di Nogaro, Cervignano sta segnando una crescita demografica costante. Si conferma infatti come il comune più popoloso della Bassa friulana, con 13.881 abitanti. Come emerge dai dati pubblicati dal Messaggero Veneto, la cittadina è una delle poche ad avere un trend in crescita, con i cittadini che si concentrano soprattutto nel capoluogo, che conta 11 mila persone, unito alle frazioni di Strassoldo, Scodovacca e Muscoli.
Nonostante questo, il saldo naturale è in negativo, confermando comunque il grave problema che attanaglia la regione. I nuovi nati sono stati 95, contro 142 decessi. Importante la pesenza degli stranieri, che sono in tutto 1.661 e in crescita. La comunità più numerosa è quella romena (546), seguno quella albanese (203) e quella croata (150). A seguire Bosnia Erzegovina (113), Ucraina (71), Marocco (56), Serbia (54), Kosovo (41), Cina (35), Macedonia (21) e Polonia (11).
Dai dati dell’anagrafe emerge anche come sia cresciuto anche il numero delle persone che scelgono di trasferirsi a Cervignano da altri Comuni: 615 nel 2017. Soddisfatto dei numeri il sindaco Gianluigi Savino: “I dati diffusi dal nostro ufficio anagrafe confermano, una volta di più, l’attrativa rappresentata dai servizi che la nostra cittadina riesce a offrire. L’obiettivo che ci prefiggiamo, per il futuro, è il miglioramento ulteriore di questi servizi, che devono dialogare tra loro. Intendiamo incrementarne il numero e la qualità in modo tale da consolidare il ruolo importante che Cervignano devea vere all’interno della Bassa friulana. La Cervignano del domani sarà una città di servizi, agile e di qualità estetica, che permetterà ai residenti di essere protagonisti di forti scelte innovative. Sarà una città intelligente, una smart city, dove la tecnologia risulterà sempre più accessibile a tutti e dove il primo verp collegamento sarà tra il cittadino e l’amministrazione. La cura dell’arredo urbano, la sistemazione dei marciapiedi e delle asfaltature dovranno continuare a rappresentare una priorità”.