CrediFriuli: il 2017 si chiude con 6,2 milioni di utile
La raccolta globale è pari a 1.260 milioni di euro, gli impieghi superano i 770 milioni di euro.
Crescono anche il patrimonio (127 milioni di euro), i soci (oltre 9.000) e i conti correnti (29.300)
Un 2017 molto positivo quello di CrediFriuli con un bilancio, recentemente approvato dal Consiglio di Amministrazione, che registra un utile superiore ai 6,2 milioni di euro.
«Il 2017 di CrediFriuli è stato positivo per tanti aspetti a cominciare dai conti – evidenzia il presidente della banca, Luciano Sartoretti – con i quali ci presentiamo, alla vigilia di un passaggio fondamentale, quello dell’integrazione nel Gruppo Bancario Iccrea (la prima banca locale del Paese), permettendoci di continuare a fare ancora meglio quello che abbiamo sempre fatto: soddisfare i bisogni finanziari, assicurativi e previdenziali dei nostri soci e svolgere un ruolo di riferimento economico-finanziario e mutualistico-sociale sul territorio friulano».
Una vocazione, quella mutualistica, testimoniata dalla sostenuta e importante crescita vissuta dalla compagine sociale che, a fine 2017, ha raggiunge i 9.035 soci (con un incremento che ha superato il 55 per cento, nell’ultimo quinquennio) e dal costante sostegno dedicato alle comunità locali, con oltre 450.000 euro destinati, nell’anno, a favore di parrocchie, enti e associazioni di varia estrazione.
«Continuiamo a ricevere risposte molto confortanti, da imprese e risparmiatori, che testimoniano l’apprezzamento per la risorsa principale della banca rappresentata dai suoi 170 collaboratori – spiega il direttore generale, Gilberto Noacco – e che ci hanno portato a un numero di conti correnti superiore alle 29.300 unità, con 1.500 nuovi clienti solamente nell’ultimo anno». «La strategia della banca è quella vincente degli ultimi anni – sottolinea ancora Sartoretti – che ci ha portato al raggiungimento di un’elevata copertura del credito deteriorato e al rafforzamento del patrimonio, che sfiora oggi i 127 milioni di euro, a testimonianza del fatto che siamo una banca solida e sana, che si colloca ai più alti livelli su scala nazionale per la misura degli accantonamenti sui crediti deteriorati (58,72 per cento), come di assoluta garanzia è il valore registrato dal CET1, che ha raggiunto il 19,83 per cento».
Il bilancio evidenzia anche una raccolta globale salita a quota 1.260 milioni di euro, grazie all’incremento della raccolta diretta, che ha superato gli 822 milioni di euro (+7,13 per cento), e a quello conseguito dalla raccolta indiretta (+7 per cento), dove, precisa Noacco, «si registra una notevole crescita del risparmio gestito, dovuta, tra le altre, allo straordinario +17 per cento realizzato dai Fondi Comuni di Investimento e dal crescente interesse della clientela nei confronti della previdenza integrativa (+25 per cento dei Fondi pensioni sottoscritti)».
Segno più anche davanti alla cifra delle masse amministrate che superano i 2 miliardi di euro (+8 per cento) con gli impieghi alla clientela che salgono a 770 milioni di euro (+9,5 per cento), grazie al +22,35 per cento registrato dai finanziamenti al consumatore, nonché a un considerevole incremento dei finanziamenti rivolti alle Pmi, destinati prevalentemente a sostenere progetti e iniziative dei settori che stanno vivendo un’interessante crescita di mercato (settore agricolo, turistico, energetico e delle start up), con un notevole riflesso pure in termini di creazione di nuovi posti di lavoro, necessari per garantire un solido futuro al territorio e alle famiglie che vi abitano.