Bianchi: “L’autonomia delle Regioni è fondamentale, noi siamo già forti da soli, le nostre proposte però possono essere appoggiate anche dagli altri partiti”
Elena Bianchi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e candidata al Senato, è intervenuta nel programma “La Repubblica delle Banane” (riascolta la puntata cliccando qui), in onda ieri su EFFE Radio. La Bianchi ha risposto in diretta alle domande di Stefano Pontoni e Timothy Dissegna.
“Mi fa piacere poter dare anche la posizione del Movimento, perchè rispetto alle posizioni di autonomia siamo sempre stati tirati in ballo e accusati di una tendenza centralistica. Vorrei smentire queste dicerie, il Movimento ha come suo obiettivo principale la partecipazione dei cittadini alla vita politica, le decisioni devono essere prese più vicine possibile ai cittadini, l’autonomia delle regioni, intesa come responsabilità e capacità di autogoverno, quindi è assolutamente di casa”.
Questa la posizione sull’autonomia: “Noi come regione abbiamo avuto la fortuna insieme ad altre regioni di questo Paese, per specifiche condizioni, di aver ottenuto la gestione autonoma di molte competenze. Tra l’altro con la riforma costituzionale del 2001 la possibilità è stata data anche a molte altre regioni che però fino ad ora non hanno ottenuto queste competenze. L’Italia è un Paese meraviglioso, questo anche grazie alla diversità degli ambienti, delle persone, della cultura, quello che è fondamentale è trovare dei modelli organizzativi che rispondano alle esigenze dei luoghi, quindi forme di autonomia differenziata in base alle necessità dei vari luoghi”.
Il M5S non ha ancora presentato molti dei suoi candidati: “Quali sono i candidati degli altri partiti? Mi sembra che siamo in alto mare un po’ ovunque, noi seguiamo una metodologia trasparente e pubblica, che comporta la definizione delle candidature online che purtroppo, a causa della sovrapposizione di tantissimi appuntamenti, nel caso della regione per esempio sta avendo difficoltà a partire. Mi è difficile dire precisamente quando sarà possibile dare i nomi, spero prima che arrivino le Nazionali. Il fatto che il centrodestra si presenti in coalizione e che quindi debba pesare tutte le posizioni con il bilancino, fa sì che debbano per forza aspettare le elezioni politiche, noi dobbiamo solo attendere la disponibilità dello staff e del blog”.
Il Friuli Venezia-Giulia è spesso agitato dalla divisione tra Friuli e Venezia-Giulia: “Come Movimento noi siamo contrari alle province, la realtà giuliana e la realtà friulana hanno delle caratteristiche e delle diversità piuttosto marcate, è dalla nascita di questa regione che si tira fuori sempre questa questione. A me pare che in tutti questi anni, con l’attuazione dell’autonomia che ci è stata data in ambito nazionale, come regione unita siamo andati bene, la crescita è stata notevole. Ovviamente sono stati fatti degli errori, ci si è preoccupati forse troppo di cementificare la regione perdendo di vista altre cose, ma ad oggi, calcolando come siamo partiti, il fatto di essere uniti non ci ha portato degli svantaggi, ora cercare di fare dei nuclei di una realtà che ha imparato a convivere non so se possa portare dei benefici, può anche portare a una ripartenza da zero in un momento in cui ci sono delle problematiche pesanti e che riguardano un intero mondo”.
Sulle nuove norme proposte per la fiscalità e sulla fiscalità di vantaggio: “Faccio un esempio per spiegare meglio il perchè di alcune nostre proposte. Il Friuli Venezia-Giulia, insieme alla Sicilia, è l’unica Regione che non gestisce in autonomia le tasse automobilistiche. Questo comporta che. può sembrare una banalità, ma è comunque una complicazione, non è possibilie pagare il bollo auto con il bancomat, perchè i tabacchini con lottomatica non accettano più il bancomat perchè gli vengono richieste troppe commissioni e quindi uno è costretto ad andare con il contante a pagare il bollo auto. È una cosa anacronistica e una complicazione della vita dei cittadini, che da un lato, penso ai professionisti, sono costretti a presentarsi nelle case con il proprio servizio POS e dall’altro non possono pagare il bollo del loro automezzo. Chiudo l’inciso, per quanto riguarda la fiscalità di vantaggio non possiamo non tener conto che confiniamo con Austria e Slovenia che applicano a modo loro i dettami dell’UE. L’Italia non può non tenerne conto, perchè già nel contesto industriale e produttivo l’Italia si muove con alcune barriere, dovute al costo del lavoro, che rendono complicata la gestione. Inoltre quello che in questo piccolo territorio quello che viene offerto agli imprenditori da Austria e Slovenia ci mette in difficoltà”.
Il centrodestra si dichiara prima forza politica del Paese: “La Lega fa troppo affidamento sui pessimi compagni che si è scelta. Da sola non potrebbe andare da nessuna parte visto che hanno il 16%, inoltre sono rimasti a qualche anno fa, quando erano nettamente avanti a Forza Italia e pensavano di poter dettar legge. Hanno però fatto male i conti, risvegliando il “genio del male” e adesso si trovano a dover gestire questo loro legame con Forza Italia che non starà ad aspettare che la Lega prenda in mano la situazione. Sono un po’ incastrati e trovo difficile e trovo difficile che riescano a governare insieme. Dall’altro resta il fatto che Movimento 5 Stelle è il primo partito in Italia, quindi quando il Presidente della Repubblica dovrà scegliere a chi affidarsi per formare un governo vedremo a chi si rivolgerà”.
Sui sostegni esterni: “Noi prima delle elezioni produrremo almeno in parte l’elenco dei ministri per un eventuale nostro governo, il nostro programma è pubblico, lo stiamo presentando ovunque, e non è complicato, è composto da 20 punti a nostro parere fondamentali per la qualità della vita degli italiani e con questo noi ci presenteremo per formare un governo. Le proposte, che sono di buon senso e per nulla estremistiche, penso che possano essere condivise da altre forze politiche, se gli sta a cuore il bene del Paese”.
Gli elettori sono preoccupati che non si trovi alla fine una forza politica con i numeri per governare il Paese: “Io li capisco, quando viene messa a punto una legge elettorale come questa, dove è evidente che è impossibile trovare un’unica forza che vada al governo in autonomia, è chiaro che l’elettore sia preoccupato. Però invito gli elettori a fare una riflessione, questa riforma elettorale è stata fatta dal PD, il Rosatellum, è stata votata dalla Lega e da FI. Gli elettori si facciano dunque una domanda e si diano una risposta. Nel caso in cui non si trovi una maggioranza tornare a votare con questa legge elettorale sarebbe del tutto inutile, io sono convinta che il senso di responsabilità dei parlamentari che verranno eletti permetterà di formare un governo, andando poi a ripensare la legge elettorale, ma non per andare a distruggere un altro partito o per tenere la propria poltrona, ma per il bene del Paese. Solo così ci potremo trovare con un Parlamento ed un Governo che gesticano con efficacia il Paese”.