F. Martines: “Bisogna far percepire ai cittadini che le loro tasse vengono spese per migliorare la loro vita, voglio portare i problemi locali a livello nazionale”
Francesco Martines, membro del PD, sindaco di Palmanova, e candidato alla Camera, è intervenuto ieri nel programma “La Repubblica delle Banane” (riascolta la puntata cliccando qui), in onda su EFFE Radio. Martines ha risposto alle domande di Timothy Dissegna e Stefano Pontoni.
L’autonomia: “L’atteggiamento del governo Gentiloni nei confronti dei refenderum in Lombardia e in Veneto e il protocollo firmato con Emilia Romagna fa capire come ci sia un atteggiamento positivo su un percorso concordato e condiviso con lo Stato centrale indivduando quelle che sono le materie trasferibili. Ci sono trattative in corso, leggevo di insoddisfazione da parte dei presidenti di Veneto e Lombardia, ma sicuramente siamo in una fase elettorale e questi atteggiamenti vengono influenzati da speculazioni”.
Per Martines si tratterebbe di un passaggio dall’amministrazione a livello locale a quella nazionale: “Sicuramente è difficile, gli elementi della mia campagna elettorale si fanno forza di quanto ho fatto a livello regionale, la forza del fare, di andare a individuare i problemi concreti di un comune di un paese, di una regione e cercare all’interno della propria compagine politica, e delle aggregazioni che si riescono a trovare, delle soluzioni. Io adesso sto andando in giro, sono stato per esempio recentemente al mercatino di Cividale e c’è un grande distacco fra quello che è il problema quotidiano del cittadino e la politica, non si riesce a percepire qual’è l’utilità immediata delle scelte fatte sia a livello locale che nazionale che Europeo. La possibilità di avere amministratori locali in Parlamento è quello di portare necessità e problemi che l’amministratore vive tutti i giorni e che cerca di trasferire a livello più alto”.
La sanità: “Nell’ambito delle coalizioni si trovano sintesi politiche che devono trovare una loro dimensione, la proposta della Lorenzin di riportare la sanità a livello nazionale confligge assolutamente con quelle che sono le necessità, l’aver portato la sanità alla Regione con relative competenze e risorse ha bisogno di un aggiornamento, al contrario di quanto dice la Lorenzin. Aggiornamento nel senso che quando ci fu il trasferimento della sanità alla Ragione fu previsto anche un trasferimento delle risorse, in termini di decimi di tasse, che andavano dallo Stato alla Regione, ma non si tenne conto che negli anni i costi della sanità sono aumentati, perchè l’aspettativa di vita è cresciuta, i problemi di disabilità e degli anziani stanno crescendo e quindi in quel caso lì andava fatto anche una gradualità nel trasferimento delle risorse e delle competenze, perchè nel tempo i costi della vita sono aumentati”.
La campagna elettorale: “La campagna la faccio anche per divertirmi, sono contento di poter girare, conoscere persone e problemi nuovi insieme al mio collegio. Oggi (ieri ndr) siamo stati a Marano, domenica a Cividale, dove le persone ponevano problemi spiccioli. La gente mi diceva “voglio ristrutturare la casa, ma le aliquote per gli aiuti fiscali non possono oscillare ogni anno con la paura che all’improvviso si abbassino”, ecco credo che problemi come questo possano essere di ampio respiro e quindi portati in Parlamento. I problemi poi della sovrintendenza, dell’autonomia… l’autonomia della Regione deve passare anche per un’autonomia in campo energetico e della formazione. Bisogna aggiornare quella che è la necessità dell’autonomia portando alcune competenze, e quindi conseguenti risorse, che diano più forza a queste entità e che permettano di semplificare i problemi burocratici, oggi noi tutti viviamo con le aziende stesse in un percorso ad ostacoli con la burocrazia, che aumenta i costi, che è sempre più evidente, vedo un’autonomia della Regione ancora più spinta, che migliori la vita del cittadino, riducendo i costi e semplificando le cose”.
Sui soldi che il Friuli non dovrà versare allo Stato: “Questi 120 milioni di euro che non verranno più dati allo Stato verranno dalle giunte messe sul sistema, nelle infrastrutture, nella sanità, per migliorare la vivibilità, per essere messi nei servizi. Autonomia significa anche gestire bene le proprie risorse, il cittadino deve percepire che le proprie tasse vengono spese bene. Appena eletto a Palmanova nel 2011 chiesi nella manovra finanziara circa 400 mila euro in più in tasse ai cittadini, ho ricalibrato l’Irpef, riducendo l’imposta per i più poveri, ho fatto pagare di più chi aveva reddito più alto e ho alzato la tassa locale. Ogni anno ho poi dato il resoconto ai cittadini di cosa ho fatto con quelle risorse lì. Bisogna far vedere ai cittadini che le risorse vengono spese con trasparenza e per migliorare la loro vita”.