Crisi Euronics, a rischio chiusura 3 negozi in FVG
Udine – I segnali della crisi, dovuta alla concorrenza del commercio online, erano chiari ormai da qualche anno. I dipendenti già da 24 mesi lavorano con un contratto di solidarietà, in scadenza a marzo, e gli affari, nel periodo natalizio da poco passato, non avevano dato segnali di ripresa, con poca disponibilità di merce nei negozi, consegne a rilento e vendite fortemente compromesse.
Ad essere in crisi non è, però, la casa madre bensì il gruppo Galimberti Spa, società milanese che gestisce tre negozi in Friuli Venezia Giulia: a Udine, presso il “Terminal Nord” di viale Tricesimo; a Trieste, all’interno del centro commerciale “Il Giulia”; ed a Fiume Veneto (PN), presso il centro commerciale “Emisfero”. Nella situazione sono coinvolti 60 addetti, divisi fra i 3 punti vendita, che ora temono di perdere il lavoro.
La scorsa settimana il gruppo Galimberti, che gestisce 62 negozi con oltre 500 dipendenti in tutto il nord Italia, ha presentato richiesta di concordato preventivo presso il Tribunale di Milano. La speranza della società è che la domanda possa essere accolta, dando la possibilità di procedere ad una ristrutturazione aziendale e finanziaria, magari coinvolgendo qualche altro “gigante” dell’elettronica. Galimberti infatti, attraverso un advisor, si propone di effettuare una valutazione di quali punti vendita mantenere e quali cedere. In tal senso è da registrare l’interesse della Bruno Spa, un’affiliata alla catena nazionale Euronics, di cui detiene anche una quota societaria e dei punti vendita in Sicilia.
I maggiori timori sono ora legati alla sorte dei dipendenti, come segnalato da Fabiano D’Elia, sindacalista Fisascat Cisl di Udine, che da anni segue la vicenda.
“A dicembre 2017 – segnala D’Elia – c’erano stati segnali che avrebbero dovuto far presagire un possibile peggioramento della situazione. I lavoratori si erano resi conto che per le festività natalizie era arrivata meno merce del solito e che le vendite erano sensibilmente calate. Gli stipendi, però, erano comunque regolarmente arrivati.
Il gruppo Galimberti sta tentando il tutto per tutto pur di assicurare la continuità aziendale e ha cercato anche un salvataggio interno, affidando a uno studio di consulenza un’analisi dei punti vendita per stabilire quanti andrebbero ceduti per ottenere liquidità. Il futuro dell’azienda – conclude – sta nel trovare un acquirente e nella presentazione di un piano sostenibile”.