Una legge del 1956 impone i tabelloni elettorali, ma nessuno li vuole e spesso rimangono vuoti
Una legge del 1956 impone i tabelloni elettorali per le votazioni, ma in tempo di social network questo “mezzo di comunicazione” è sempre meno usato. In ogni caso in questo periodo di elezioni in tutta la regione è pieno di veri e propri muri, costituiti da questi tabelloni, che oscurano le vetrine dei negozi e le scuole. A Udine, ad esempio, sono obbligatorie 38 postazioni per la Camera e 34 per il Senato da 72 metri. In ogni caso, in questo momento storico, sono sempre più i politici che usano i social per diffondere il proprio messaggio e i tabelloni rimangono vuoti e senza un’apposita “copertura politica”.