A Trieste anche Fitto: “Siamo oltre il 3%. Noi con l’Italia sarà decisivo”
Oggi a Trieste non è stato solo il giorno di Matteo Salvini ma anche quello di un altro leader nazionale, Raffaele Fitto, di Noi con l’Italia, partito della coalizione di centrodestra. Fitto, alla presenza anche dell’ex governatore Renzo Tondo e di Angelo Compagnon, interpellato sul tema premier del centrodestra ha affermato che “sarà chi avrà la capacità di fare sintesi e troverà anche il nostro consenso. Quindi evitiamo fughe in avanti ed evitiamo anche estremizzazioni di cui non abbiamo bisogno”.
“A me non piace partecipare al gioco di questi giorni – ha spiegato, rispondendo ai cronisti – dove ognuno si autocandida o si distribuiscono ministeri. Penso che il centrodestra dovrebbe smetterla di fare questo e parlare esclusivamente dei problemi del paese. Noi puntiamo a esserci, i sondaggi già ci attribuiscono una quota superiore al 3%, e quindi – ha concluso – ci saremo e saremo decisivi per qualsiasi situazione”.
“Noi parliamo di cose fattibili – ha continuato poi Fitto – dei problemi reali che affliggono la gente: abbiamo voluto un logo in cui campeggiasse innanzitutto la scritta NOI, per marcare le distanze con chi si affida soltanto al carisma di un leader. Noi rappresentiamo l’Italia che non ha perso il contatto con la sua storia di democrazia e di sviluppo, e parliamo quindi di trovare soluzioni concrete per l’economia, per il lavoro, per l’occupazione giovanile, per l’immigrazione. Tutti temi in cui la sinistra ha fallito clamorosamente. C’è in Italia una pressione fiscale insostenibile, che va corretta con quel programma del centrodestra che abbiamo contribuito a ideare : una flat tax seria e credibile che preveda detrazioni particolari per le famiglie con figli a carico, con una aliquota al 23 per cento. Una manovra che, salvaguardando salute e welfare, potrà essere finanziata con drastici tagli della Spesa pubblica tagliando rami secchi, società partecipate e tutto quell’insieme di lacci e lacciuoli burocratici che oggi scoraggiano chiunque a fare impresa.”
La parola poi è passata a Renzo Tondo che ha ricordato con quanta caparbia volontà, assieme ai consiglieri di Autonomia Responsabile, Giorgio Ret, Giuseppe Sibau, Roberto Revelant, Valter Santarossa e oggi anche a Colautti e Cargnelutti sia stato costruito questo nuovo soggetto politico che ha però solidissime radici in una tradizione democratica tutta italiana. “Con Raffaele Fitto – ha detto Tondo – non c’è solo un saldo rapporto di fiducia e stima reciproca ma anche la volontà di costruire una fase politica che vada oltre queste elezioni e che permetta di costruire un centrodestra nuovo, che sappia ascoltare e parlare alla gente, risolvere i tanti problemi che questo anni di governo di sinistra hanno provocato. Tanto che oggi – ha continuato Tondo – abbiamo una governatrice che vuole abbandonare la nostra Regione, una barca che fa acqua grazie a riforme fallite, fino al pinto che candidati come Illy per il Senato e Bolzonello per le Regionali preferiscono evitare di presentarsi sotto la bandiera del Pd. Ricordo qui a Trieste, la cui vocazione internazionale è palese e da valorizzare insieme al sindaco Dipiazza, che consiero la mia elezione al Parlamento solo il primo tempo della partita che subito dopo Autonomia Responsabile, con la sua segretaria Giulia Manzan, si continuerà a giocare per rimettere e cose a posto in Regione.”