Grado. Senzatetto ucciso dal fuoco che aveva acceso per scaldarsi
Grado – Nel pomeriggio di ieri è stato ritrovato il corpo di Luigi Francesco Marcone, un 62enne senzatetto originario di Monfalcone. Il cadavere è stato rinvenuto nei locali abbandonati dell’ex bar Rosa, ormai chiuso da molti anni, sito lungo la provinciale per Monfalcone, fra Valle Goppion e Pineta. A dare l’allarme sono stati alcuni passanti, insospettiti dalle tracce dell’incendio, visibili anche dall’esterno del fabbricato.
Stando alle prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe morto alcuni giorni fa, presumibilmente nella notte fra domenica e lunedì, verosimilmente a causa delle esalazioni nocive sprigionate dal braciere improvvisato che egli stesso aveva acceso per proteggersi dalle rigide temperature di questi giorni.
Il fuoco acceso da Morcone si sarebbe esteso in maniera incontrollata anche ai vecchi arredi in legno del bar, emettendo un denso fumo nero. L’uomo avrebbe provato a spegnere le fiamme (come testimoniato dalle ustioni su volto e mani) ma ad ucciderlo, sarebbero stati, come detto, i fumi tossici.
Il 62enne, che in passato aveva vissuto anche a Gorizia, era ben conosciuto sia dai residenti della zona sia dalle Forze dell’Ordine; a suo carico infatti, c’erano diversi precedenti penali e procedimenti pendenti, per reati che andavano dallo spaccio di droga ai crimini contro il patrimonio.