Tarcento. Su tutte le furie un paziente del CSM, feriti tre operatori sanitari
Tarcento – L’episodio ha avuto luogo poco dopo le 8.30 di domenica 25 febbraio, nei locali del centro di salute mentale di Tarcento.
Un paziente della struttura, in stato mentale alterato, ha preso di mira 4 operatori sanitari, barricandosi, insieme a loro, all’interno di una stanza, la cui porta era stata bloccata con una sedia. L’uomo ha dapprima inveito verbalmente contro i sanitari, con insulti e minacce, per poi aggredirli fisicamente con calci e pugni, accanendosi, in particolare, contro un medico. In preda all’ira il paziente ha persino scagliato fuori dalla finestra alcune sedie, precipitate nella sottostante Piazza del Mercato: gesto, fortunatamente privo di conseguenze, che ha però attirato l’attenzione di molti passanti.
Le 4 vittime sono poi riuscite ad aprire la porta della stanza, fuggendo dalla struttura. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della compagnia di Cividale che, non senza difficoltà, sono riusciti ad immobilizzare ed arrestare l’uomo, ora accusato di lesioni.
Il trabusto scatenato dall’uomo ha coinvolto, nel complesso, 8 addetti del centro, tre dei quali sono rimasti feriti: due infermiere hanno riportato lievi traumi, guaribili in pochi giorni, mentre il medico su cui l’uomo si era accanito è stato seriamente ferito al volto, rimediando una prognosi di oltre 20 giorni.
La posizione dell’uomo, originario del tarcentino, è ora al vaglio degli inquirenti, che dovranno valutare le condizioni psico-fisiche in cui si trovava al momento dell’aggressione.
Sulla vicenda è intervenuto Afrim Cassli, segretario provinciale del NURSIND, il sindacato degli infermieri, che ha espresso preoccupazione per le condizioni in cui si trovano ad operare i suoi colleghi.
«Siamo preoccupati per quanto è avvenuto – fa sapere il segretario Cassli – che evidenzia ancora una volta quanto l’attività dei nostri infermieri sia a rischio. Questi episodi, che purtroppo si ripetono troppo spesso, erano già stati denunciati all’assessorato regionale che si era impegnato a compiere le opportune verifiche.
Rispetto alla struttura di Tarcento, avevamo già segnalato che non è adeguata per un CSM, poiché è collocata al secondo piano e non ci sono vie di fuga, ed i pazienti, portatori di diverse patologie, potrebbero compiere atti pericolosi».