Come funziona il tagliando antifrode sulla scheda elettorale. Ce lo spiega uno degli ideatori, l’onorevole Coppola
Tra le novità della scheda elettorale delle Elezioni 2018 che gli italiani si troveranno di fronte fra meno di una settimana alle urne, c’è il tagliando antifrode, introdotto dal Rosatellum. L’onorevole udinese del Pd Paolo Coppola, uno degli ideatori del sistema, ci ha spiegato cos’è, come funziona e cosa dovrà fare l’elettore al seggio:
“All’interno della scheda elettorale che l’elettore riceverà ai seggi delle Elezioni 2018 sarà presente un tagliando cartaceo contenente un codice progressivo alfanumerico generato in serie che verrà annotato sul registro elettorale. Dopo aver espresso il proprio voto l‘elettore dovrà consegnare la scheda elettorale chiusa al presidente di seggio, e non metterla nell’urna, diversamente dalle precedenti elezioni. Il presidente di seggio staccherà il tagliando dalla scheda elettorale e confronterà il codice con quello annotato sul registro elettorale. Dopo il controllo inserirà la scheda nell’urna che, così tornerà ad essere anonima”.
Il tagliando antifrode è stato inserito per contrastare la contraffazione delle schede, compilate fuori dal seggio e poi introdotte illegalmente.
Questo nuovo meccanismo è stato introdotto con la nuova legge elettorale Rosatellum, aggiornando l’articolo 58 della legge 361 del 1957:
“L’elettore consegna al presidente la scheda chiusa e la matita. Il presidente constata la chiusura della scheda e, ove questa non sia chiusa, invita l’elettore a chiuderla, facendolo rientrare in cabina; ne verifica l’identità esaminando la firma e il bollo, e confrontando il numero scritto sull’appendice con quello scritto sulla lista; ne distacca l’appendice seguendo la linea tratteggiata, stacca il tagliando antifrode dalla scheda, controlla che il numero progressivo sia lo stesso annotato prima della consegna e, successivamente, pone la scheda senza tagliando nell’urna”.