Famiglia di Tolmezzo rischia lo sfratto per morosità all’Ater: “Ma noi abbiamo pagato”
“A Tolmezzo si sta consumando una tragedia familiarie che vede una coppia di disoccupati con tre figli, in edilizia convenzionata Ater, pur avendone i requisiti, perchè ritenuta morosa”. Lancia questa denuncia il consigliere comunale di Tolmezzo Matteo Muser. Una famiglia di cinque persone, di cui tre minori, potrebbe infatti vedersi costretta a dover abbandonare la loro casa. La famiglia però contesta la morosità: “Dai nostri conteggi degli importi versati nel 2017 non risulta assolutamente di dovere all’Ater la somma richiesta per canoni di affitto arretrati”.
A nulla sono valse le richieste di risolvere la situazione in modo pacifico ed extragiudiziale da parte della famiglia, rivolte a Comune, Regione e Ater. Bisognerà andare in tribunale, dove saranno portate le pezze giustificative dei versamenti addotte dalla famiglia. “La famiglia di onesti lavoratori, con figli minori a carico, è ora in difficoltà perchè a bassissimo reddito e comunque costretta a pagare un affitto “convenzionato”, cioè a prezzo calmierato di 400 euro al mese all’Ater alto Friuli, praticamente la metà delle entrate mensili. Pur avendo i requisiti per la sovvenzionata Ater, l’ente non concede l’immobile in quanto il nucleo familiare risulterebbe moroso, nonostante tale morosità sia palesemente incolpevole” aggiunge Moser.
La legge regionale 1/2016 prevede per i cittadini in condizione di morosità incolpevole, ovvero in sopravvenuta precarietà della condizione economica, la possibilità di presentare la domanda anche in deroga ai bandi in essere. “Anche le Ater potrebbero chiedere alla Regione l’autorizzazione a riservare, per particolari categorie di soggetti in situazione di urgenza, l’assegnazione di un determinato numero, ovvero percenutale di alloggi di edilizia sovvenzionata, ovvero disporre la sospensione dei bandi e riservare una quota degli alloggi messi a concorso al fine di provvedere alla sistemazione dei nuclei familiari intereassati da provvedimenti disposti dalle autorità competenti di sgombero di alloggi di proprietà di enti pubblici”, conclude il consigliere comunale.