Avevano rapinato un 17enne a Lignano. Condannati tre giovani
Il Tribunale di Udine ha condannato, ad un totale di quasi dieci anni di reclusione, i tre giovani vacanzieri che, lo scorso 11 agosto a Lignano Sabbiadoro, avevano minacciato e rapinato un 17enne friulano.
Accusati di concorso in sequestro di persona, rapina e porto di strumento atto a offendere; la Corte ha condannato a 3 anni e due mesi, più 1.200 Euro di multa l’uno, Ilyase Maataoui e Francesco De Luca, entrambi di 20 anni e residenti in provincia di Milano (rispettivamente a Legnano e Cerro Maggiore), e Anas Essaidi, 18enne di San Giorgio, a 3 anni e 3 mesi, più 1.250 Euro di multa. Rigettata, dunque, la posizione della difesa, che aveva chiesto l’assoluzione per i tre imputati, derubricando il fatto a semplice “bravata”.
Il fatto
La vicenda era cominciata fuori dalla discoteca Kursaal, quando i tre avevano avvicinato il 17enne, anch’egli villeggiante, offrendogli un passaggio in auto fino all’albergo. Il minorenne, accompagnato da due amici, aveva accettato.
Una volta accompagnati a destinazione gli amici della vittima, il passaggio si era però trasformato in un incubo, degno di una sceneggiatura hollywoodiana. I tre, invece di accompagnare il ragazzo all’Hotel Pigna, avevano infatti bloccato le portiere della loro Wolksvagen Touran e guadagnato velocità, impedendo alla vittima di fuggire.
A quel punto, interrotta la corsa all’altezza di un caseificio di Latisana, gli avevano intimato di consegnare loro le due collane in oro che portava al collo. Lui, però, aperta finalmente la portiera, era scappato, nonostante il loro tentativo di bloccarlo, afferrandolo per la maglia.
Risaliti in auto, i tre sequestratori erano riusciti a raggiungere nuovamente la giovane vittima, e questa volta, puntandogli un coltello alla gola, lo avevano obbligato a consegnare i preziosi.
La fuga dei tre aveva però avuto vita breve. La Polizia, allertata dalla vittima, era infatti riuscita a rintracciarli, e arrestarli, dopo poche ore. I rapinatori, ripresi insieme al 17enne dalle telecamere di sorveglianza del Kursaal, erano tornati a dormire nella loro stanza d’albergo a Pertegada, dove gli agenti avevano rinvenuto anche la refurtiva.