Spaccatura tra i due meetup di Udine, contestata la scelta del Movimento 5 Stelle per le comunali
Ci sono tensioni all’interno del Movimento 5 Stelle ad Udine. Il meetup di Udine sud infatti contesta la scelta del candidato sindaco e della lista per le comunali da presentare alle elezioni. La protesta si baserebbe sul fatto che la lista sarebbe stata stilata in base a una presa di posizione da parte del meetup “Udine 5 stelle”. Contestazione questa già mossa dagli esclusi. La consigliera comunale Claudia Gallanda aveva parlato di “riunioni carbonare organizzate in segreto tra alcuni militanti alla faccia della tanto sbandierata trasparenza” e ancora “Apprestandomi alla votazione non ho trovato il mio nominativo, ma quelli di chi ha collaborato a “fare la festa” a due consiglieri di Udine regolarmente eletti. Me compresa…”.
L’organizzazione del meetup di Udine sud spiega che: “nonostante nel corso di alcune riunioni congiunte dei due meetup, tenutesi negli scorsi mesi di dicembre e gennaio, si fossero chiaramente rappresentati e definiti i criteri, le competenze politico e amministrative e le garanzie di affidabilità politica che gli eventuali candidati, e a maggior ragione il candidato sindaco, avrebbero dovuto possedere, si è pervenuti alla definizione di una lista della quale a tutt’oggi non si conoscono i componenti e la stessa risulta essere capitanata da un ipotetico candidato sindaco che, per sua stessa ammissione, si è avvicinata al Movimento da pochi mesi, tanto che risulta iscritta al Meetup Udine 5 stelle lo scorso 3 novembre”. Non solo, sempre in merito alla Rosaria Capozzi: “oltre a non essere sicuramente espressione del territorio, in quanto residente a Udine solo da un biennio, non ha alcuna storia in seno all’attivismo udinese e di conseguenza è impossibile valutarne la preparazione politica, le idee e tanto meno la sua capacità di leadership. In ragione anche dei risultati avuti sul territorio comunale con percentuali basse, una candidatura così rischierebbe un ulteriore affossamento del movimento sul territorio di Udine”.
Il meetup Udine sud appoggiava la candidatura di Chiara Vattolo “che è stata esclusa senza un motivo” come denunciato dalla stessa in un post su Facebook. La richiesta dunque va ai vertici, perchè “ci risulta che alcuni attivisti, che avevano dato la disponibilità alla candidatura per le comunali, siano stati esclusi dalla lista senza adeguate motivazioni e che, per contro, persone che non hanno mai avuto un ruolo nell’attivismo e nelle iniziative del Movimento siano state inserite nella presunta lista che lo rappresenterà. Pertanto si chiede al neo portavoce in Senato e referente de-facto della regione Fvg, Stefano Patuanelli, di riportare allo staff nazionale tali istanze, chiedendogli di non perore una eventuale certificazione della lista di cui sopra e di prendere una chiara posizione, che riconduca in brevissimo tempo la formazione della lista nell’alveo degli attivisti storici che senza alcun tema di smentita posseggono le capacità e le competenze per una pù serena valutazione”.
Denunciato anche il mancato svolgimento dell’assemblea e della “graticola”. “Nel caso fosse necessario, il meetup di udine sud si riserva di procedere con una richiesta di chiarimenti agli organi dei probiviri e del collegio dei garanti”. Sono arrivate anche le dimissioni della consigliere Elena Porzio: “Il M5s ha pensato che non sono meritevole di comparire tra i candidati al Consiglio regionale del Fvg. In nome della trasparenza, spero che lo staff vorrà rendere publici i criteri del tuto discrezionali applicati nella scelta degli esclusi. Ieri mattina, aprendo Rousseau, non ho trovato quei principi di democrazia partecipativa, di correttezza, di onestà che mi avevano fatto innamorare del M5s. Ho trovato invece logiche torbide e sotterramee mirate alla spartizione di poltrone. Ho trovato il non coraggio di affrontare una competizione onesta. Ho trovato meschinità. Ci ho pensato molto e siccome dicono che la notte porta consiglio, stamattina ho deciso che questa è la cosa migliore da fare: il mio percorso con il M5s finisce qui”.