A giudizio un Maresciallo voyeur: spiava le soldatesse negli spogliatoi
Come riportato dal sito GrNet.it, network di informazione su sicurezza e Difesa, un Maresciallo dell’Esercito italiano è stato citato in giudizio per alcuni atti di vouyerismo, avvenuti nella caserma “Severino Lesa” di Remanzacco. Per il sottoufficiale l’accusa è di aver piazzato delle microcamere nascoste in due spogliatoi di una palazzina adibita al personale militare femminile, e di averne nascoste un paio anche nei singoli alloggi delle soldatesse.
Il militare avrebbe inoltre utilizzato degli spyware (un particolare tipo di virus informatici) per sottrarre informazioni riservate da PC e smartphone in uso alle soldatesse, controllandone, nel contempo, l’attività sui social e programmi di messaggistica. In alcune occasioni, il 53enne Maresciallo si sarebbe persino introdotto, di nascosto, negli alloggi delle soldatesse, rubando vestiti e biancheria intima.
La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 4 ottobre. Stando a quanto riportato dall’accusa, sarebbero 23 le vittime del Maresciallo presunto “guardone”.
L’Esercito spiega di aver segnalato il comportamento del sottoufficiale, e ribadisce la «totale intransigenza e ferma condanna nel perseguire i comportamenti che violano l’etica militare e non rispettano i principi e i valori di riferimento della nostra Istituzione, screditando tutti gli appartenenti all’Esercito che, invece, con profonda onestà e professionalità, svolgono quotidianamente il proprio dovere, in Italia e all’estero, anche a rischio della propria vita».