Torrente Versa, al via i lavori di manutenzione per la salvaguardia del paesaggio
“Il torrente Versa ha finalmente l’attenzione che merita e sarà restituito alle comunità locali in tutto il suo fascino paesaggistico e in piena sicurezza”.
L’assessore regionale all’Ambiente, Sara Vito, ha riassunto così gli obiettivi dell’intervento straordinario di manutenzione del torrente Versa; i lavori, da poco avviati, sono finalizzati alla realizzazione di opere idrauliche e ambientali per la messa in sicurezza e la contestuale riqualificazione paesaggistica del torrente.
Il progetto è stato illustrato a Medea nel corso di una assemblea pubblica con i cittadini a cui hanno preso parte anche il sindaco del comune isontino, Igor Godeas, ed il tecnico della Direzione ambiente ed energia della Regione – Servizio difesa del suolo, Robert Tomat. La manutenzione interessa l’intero asse del fiume coinvolgendo il territorio dei comuni di Medea, Mariano del Friuli, Capriva, Cormons, Moraro e Romans d’Isonzo.
“L’intervento consente di ripristinare ed integrare le opere idrauliche esistenti riducendo la velocità dell’acqua e proteggendo gli argini dai fenomeni erosivi – ha evidenziato l’assessore Vito sottolineando come “la tipologia scelta per la manutenzione prevede tecniche proprie dell’ingegneria naturalistica, con materiali sostenibili e coerenti con il pregio paesaggistico del Versa. Un’operazione di prevenzione del rischio idrogeologico con un altissimo valore naturalistico”.
Per queste opere la Regione ha stanziato 650 mila euro, che andranno a coprire interventi lungo tutta l’asta del torrente, da valle verso nord, con un cronoprogramma di circa 6 mesi.
Il torrente Versa fa parte del bacino idrografico del fiume Isonzo ed è affluente di sinistra del torrente Judrio; raccoglie le acque della zona collinare del Collio e di quella pianeggiante, una volta paludosa, del Prevál. Per le sue caratteristiche, uniche in regione, rappresenta un esempio particolare di torrente di pianura.
Le ultime opere di sistemazione idraulica in questo tratto di pianura risalgono all’alluvione del 1998. All’epoca, per scongiurare nuove esondazioni, venne allargato il letto del corso d’acqua, eliminate le roste e le difese spondali in lastre di cemento e ricostruiti gli argini; in molti tratti fu scavato anche il letto del torrente. Da allora non si sono verificate esondazioni, ma non è nemmeno garantito il deflusso minimo.
Oggi, in più punti, il torrente presenta significative erosioni delle sponde e delle strutture arginali. In molti tratti la mancata manutenzione provoca problemi di natura idraulica, per l’eccessiva proliferazione di piante e alberi che invadono il letto del torrente nascondendo il corso d’acqua.
Gli interventi previsti in progetto prevedono il ripristino delle opere idrauliche trasversali (briglie) mediante l’infissione di pali in castagno e la collocazione di massi agli argini. Tre nuove briglie saranno costruite a valle del ponte della SR 305 in comune di Mariano del Friuli. Per favorire le specie ittiche sarà creata una rampa di risalita per la fauna e saranno realizzati piccoli fossi e stagni dove la golena è più ampia, in modo da favorire la riproduzione di numerose specie acquatiche. Le sponde erose saranno ripristinate con il sistema della “scogliera rinverdita”. La vegetazione sarà ripulita e saranno reinserite essenze arboree autoctone come salici, pioppi neri ed ontani.
Per una maggiore tutela ambientale i lavori saranno eseguiti con diversi accorgimenti tecnici per salvaguardare le specie animali e consentire al contempo la pulizia dell’alveo dai rifiuti presenti. Lungo gli argini saranno inoltre realizzate cinque nuove rampe d’accesso necessarie al corretto svolgimento del servizio di ispezione ed emergenza idraulica.