Due anni fa ci lasciò Alme, la storica ostessa di Basiliano
Sono passati due anni dalla scomparsa di Alma D’Agostini che se n’è andata serenamente mercoledì 23 marzo del 2016, attorniata dall’amore dei suoi cari, dagli amici della pro loco e da tutti i suoi clienti. Alma era la storica ostessa del Friuli; la conoscevano tutti per la sua tenacia, per la sagacia e la sua saggezza. Gestiva l’“Osteria da Alme”, un locale di fatto museo, a Blessano di Basiliano. Occhialoni, gonna scura lunga a pieghe e fazzoletto in testa: ma in realtà era una ragazzina, per la lucidità e la consapevolezza che dimostrava nella favella e nel modo di concepire le cose della vita. Alme, al secolo Alma Bucins, era nata 92 anni fa proprio nell’immobile che ospita la vecchia osteria friulana che ha gestito da sola fino oltre 85 anni.
Persona morigerata, misurata, amava tenersi informata sui fatti di ogni giorno. Prima di aprire la sua osteria leggeva due quotidiani e sentiva il radio giornale. Poi attendeva i clienti. Il vecchio bar di Blessano, rimasto intatto dalla fine dell’Ottocento, un unicum, era frequento da vecchi e giovani. Tanti i musicisti, i pittori, gli artisti che hanno scelto di far tappa da Alme, divenuto punto di riferimento di tutto il circondario. L’osteria, che in realtà si chiama “Lì di Bucin”, dal nome della sua famiglia, è un po’ istituzione a Blessano, il riferimento della gente del paese. Risale al 1892 ed è rimasta intatta. Non c’è un chiodo che abbia meno di cento anni. Solo da poco Alme aveva rimosso la tabella “Qui si vende il chinino di Stato”, anche perché non si vende più. Tutto il resto è rimasto inalterato.