La fine del mercato tutelato dell’energia: ecco cosa cambia
I clienti oggi (se non hanno cambiato fornitore) usufruiscono del mercato tutelato, ovvero pagano luce e gas a un prezzo regolamentato dall’Autorità. Da luglio 2019 tutto questo cesserà gli utenti dovranno scegliere un fornitore del libero mercato. In teoria con la chiusura del mercato tutelato, dovrebbe esserci un buon livello di concorrenza ed il prezzo si forma liberamente dall’incontro tra la domanda e l’offerta di energia elettrica e gas.
Ma cosa cambierà per i clienti del mercato tutelato?
Una volta cancellato il mercato tutelato, le sorti dei clienti che entro il 2019 non avranno provveduto al passaggio al mercato libero sono ancora da definire.
Consiglio per i clienti nel Mercato Tutelato
Confrontare i prezzi e prepararsi al cambio fornitore in tempo per il 2019 è il consiglio giusto da seguire per non ritrovarsi tra circa un annetto con un fornitore non scelto da te. Dal primo luglio 2019 i clienti non ancora passati al mercato libero rimarranno tecnicamente senza fornitore. In questo caso la legge prevede il passaggio automatico al servizio di salvaguardia temporaneo.
Ma sarà conveniente questo cambio di regime?
Capirlo non è un’impresa facile, perché dipenderà molto dal mercato e dai tipi di contratti che verranno offerti. L’Autorità per l’energia (dati 2016) ha diffuso la percentuale di chi ha già lasciato il mercato di maggior tutela, si tratta del 32% delle utenze, e in molti casi si sono ritrovate a dover pagare di più. Il garante per l’energia tranquillizza che monitorerà con la massima attenzione perché non ci siano aumenti di prezzo per i consumatori.
Fondamentale sarà un confronto tra le varie offerte, ma si tratta di una cosa non molto facile, in quanto oltre alla quota energia (che normalmente è il 25-30% del costo della bolletta) la rimanenti voci, dispacciamento, oneri di sistema, manutenzione rete, possono essere di difficile confronto.
Molte associazioni di consumatori ipotizzano sempre più aumenti per i consumatori. Mediamente per l’energia elettrica prevedono aumenti del 5-15% per la corrente elettrica e del 3-6% per il gas. Senza contare trend storici di aumenti annui pari al 4-5% annui.
Sempre di più conviene fare piccoli investimenti (magari sfruttando gli eco bonus del 50% e del 65%) che permettano di abbassare i consumi (luci a led, apparecchiature classe AA), e dove possibile prodursi e utilizzare la propria energia elettrica.