La tassa di soggiorno aumenta la sua diffusione in Friuli Venezia-Giulia
La tassa di soggiorno farà il suo esordio quest’anno ad Arta Terme, Forni Avoltri e Sauris e altri comuni della Carnia la istutiranno per il 201. Il ricavato andrà a singoli enti, che lo investiranno nel turismo. Questa la decisione dell’Uti della Carnia, a seguito proprio della richiesta da parte dei tre comuni sopracitati. Quello che viene auspicato è la nascita di un’imposta di soggiorno omogenea per quanto riguarda tutta la Carnia, anche se questo è un passo già più complicato da attuare.
Dal primo maggio l’imposta scatterà anche a Lignano, anche se riguarderà solo prime 10 notti di permanenza e le tariffe variano a seconda della struttura e dai serivizi offerti ai turisti. In quel di Trieste l’imposta partirà dal primo giugno e sarà applicata per 5 pernottamenti consecutivi. A Grado invece la tassa è già presente. Ad Aquileia l’imposta ha esordito con il primo di aprile. Esprime soddisfazione il presidente di Federalberghi per la definizione precisa delle percentuali delle imposte e per come i ricavi di queste verranno distribuiti, anche se c’è qualche perplessità sul fatto che le risorse vadano effettivamente a risanare i bilanci. Il timore è che vengano usate per promozione e investimenti anzichè pensare prima di tutto a sistemare il segno rosso delle casse.