Autovie Pubblicati i dati sul monitoraggio dell’inquinamento acustico
I cittadini possono inviare le loro osservazioni entro il primo giugno
Autostrada: on line i dati relativi all’inquinamento acustico
Un innovativo software sviluppato da Autovie Venete, utilizzabile con Google Earth, permette di visualizzare la mappatura delle zone adiacenti all’autostrada, i dati rilevati dal monitoraggio appena effettuato e le misure adottate dalla Concessionaria per ridurre il rumore
Sono più di 100 le aree limitrofe alla rete autostradale di Autovie Venete che la Concessionaria ha inserito nel programma di interventi per ridurre l’inquinamento acustico. Il piano di contenimento e abbattimento del rumore (PCAR), su cui si basa il programma di lavoro degli interventi, è stato redatto in conformità alle prescrizioni della Legge Quadro sull’inquinamento acustico (numero 477 del 1995) e approvato dal Ministero dell’Ambiente. Cinquantadue sono i Comuni interessati per 14 dei quali le opere di contenimento sono già state realizzate, mentre per i restanti 38 gli interventi sono stati pianificati nei prossimi anni. Entro il 2022 saranno conclusi tutti quelli inseriti in tratti autostradali non interessati dai lavori della terza corsia, mentre i rimanenti saranno, ovviamente, collegati al cronoprogramma della terza corsia. Oltre 153 milioni di euro l’investimento complessivo previsto. Il piano è frutto di un accurato controllo dell’infrastruttura autostradale realizzato attraverso il censimento di tutte le aree attraversate. In queste zone è stato misurato l’inquinamento acustico sonoro diurno e notturno per poi stabilire se era necessario installare ulteriori schermature oltre a quelle esistenti o prevederne di nuove dove non presenti. Il piano di Azione e la mappatura predisposti da Autovie (come previsto dal Decreto legislativo numero 194 del 2005 che recepisce la normativa europea) sono pubblicati sul sito della Concessionaria (www.autovie.it), dove possono essere consultati grazie a un innovativo sistema sviluppato da Autovie per rappresentare in modo tridimensionale i risultati. Dopo aver scaricato Google Earth, (un software gratuito che genera immagini virtuali della terra utilizzando immagini satellitari ottenute dal telerilevamento terrestre, da fotografie aeree e dati topografici memorizzati in una piattaforma Gis), cliccando sul simbolo menù, nella home page e selezionando prima la categoria autostrada e poi la voce ambiente, si accede a una pagina dove – sulla destra – è posizionato il link “risanamento acustico”. Cliccando su questo link è possibile proseguire nel percorso. Si apre la pagina Normativa End, acronimo che sta per Environmental Noise Directive dove, sempre sulla destra, è presente la voce “cerca il tuo comune”. Ancora un click, anzi due, visto che le regioni interessate sono due, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia e compare l’elenco dei comuni coinvolti dal monitoraggio. Scegliendo il comune di residenza, viene visualizzata la mappa dell’area interessata. Sulla sinistra dello schermo è rappresentato l’albero di navigazione che segnala gli elementi visualizzabili: dalle barriere esistenti agli edifici, fino alla rappresentazione dei livelli di rumore, suddivisi in giornalieri (Lden) e notturni (Lnigth), elementi questi che fanno da base per il confronto con i parametri acustici limite. Sulla destra, invece, il territorio è caratterizzato da una serie di colori che rappresentano il livello di rumore sulla base della mappatura acustica (l’ultima è recentissima, del 2017). Per agevolare la consultazione e la comprensione dei dati, nella pagina Ambiente è pubblicata una semplice e chiara guida alla visualizzazione delle mappe di rumore, oltre a una sintesi illustrativa – scritta in modo semplice e comprensibile – del piano di azione. I cittadini, dopo aver consultato i dati, possono presentare le osservazioni che riterranno opportune, inviandole all’indirizzo servizioclienti@autovie.it entro venerdì 1 giugno 2018. Autovie ne terrà conto al momento del prossimo passaggio: la predisposizione del piano di azione definitivo.