Consulenze inesistenti addebitate ad ignare imprese agricole: in sei nei guai per truffa ai danni della Regione
Le Fiamme Gialle del nucleo di Polizia economico-finanziaria di Udine hanno denunciato sei persone, tre agronomi e tre imprenditori, per frode al bilancio regionale. I sei sono accusati di aver ideato un meccanismo volto a frodare la Regione: chiedevano rimborsi per corsi inesistenti e consulenze fantasma, addebitando il tutto a 399 imprese agricole ignare della vicenda.
La truffa si sarebbe svolta fra il 2011 ed il 2013, periodo in cui gli accusati avrebbero predisposto documentazione contabile diretta esclusivamente a far figurare lo svolgimento di attività di aggiornamento tecnico, informazione e consulenza mai tenuta a favore dei loro ignari clienti, 399 aziende agricole delle province di Udine, Gorizia e Pordenone, allo scopo di ottenere il contributo erogato nell’ambito del “sistema integrato dei servizi di sviluppo agricolo e rurale” istituito nel 2006 dalla Regione.
Su mandato del GIP i finanzieri hanno predisposto un sequestro preventivo per equivalente, per un valore complessivo di oltre 350mila Euro, eseguito su conti correnti e rapporti finanziari, su un immobile residenziale a Lignano ed uno adibito a uffici a Pasian di Prato, oltre che su quattro terreni siti in comune di Udine.
I sei sono accusati, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso. A seguito dell’indagine aperta dagli uomini delle Fiamme Gialle, la Regione ha sospeso l’erogazione di ulteriori 88mila Euro che era stati già richiesti dal gruppo.