Alla scoperta dei candidati a Sindaco di Udine, Martines (centrosinistra): “Udine può diventare una città migliore”
Vincenzo Martines è, dal 2003 al 2008 vicesindaco di Udine e assessore all’Istruzione e allo Sport nella giunta Cecotti, poi di nuovo vicesindaco e assessore alle Attività produttive e al Bilancio anche nel quinquennio successivo, dal 2008 al 2013, nella giunta Honsell, è il candidato del centrosinistra, appoggiato dal Pd, e della liste Siamo Udine con Martines, Progetto Innovare e Udine sinistraperta. Una candidatura, la sua, quindi nel segno della continuità.
“Udine può diventare in futuro una città migliore. Il mio programma si spiega facilmente in dieci punti concreti: governare con i cittadini; prevenzione e sicurezza, sanità, coesione sociale e povertà; rigenerazione urbana; ambiente, sport e qualità della vita; economia; efficienza e trasparenza amministrativa, cultura, sistema dell’educazione, territorio del futuro e città dei progetti”.
Qual è il suo obiettivo primario?
“Essere un sindaco dei cittadini, è questa la mia missione primario. Udine ha bisogno di un Sindaco in grado di tenere un rapporto diretto con i cittadini, voglio governare assieme a loro questa città. Abbiamo la pazienza dell’ascolto e ci prendiamo il tempo giusto per far maturare i frutti. Voglio proporre una sinistra diversa rispetto a quella che ha governato in questa decade. Il momento politico è delicato ma non dobbiamo farci condizionare dai risultati a livello nazionale. La fiducia degli elettori a livello locale si base sulle idee e sulle persone. Udine deve essere più inclusiva per non lasciare indietro nessun udinese in difficoltà. Anche più accogliente ma nel rispetto delle regole perché non è giusto che il Comune si faccia carico di problemi che altri enti non vogliono affrontare. Più vicini quindi ai quartieri, alle zone disagiate e a tutti quei cittadini che chiedono un aiuto”.
In molti la ritengono il favorito.
“E’ intenzione di tutti mantenere la storia politica democratica e progressista di questa città, evitando di consegnare Udine alle destre. Ad oggi posso dire solo che ho l’ambizione di voler governare a lungo. Ci aspetta un futuro con tante sfide importanti. Nei prossimi dieci anni si scriverà la storia di questa città. A Udine serve una nuova mentalità e nuove prospettive”.
In suo appoggio anche diverse liste, espressione del civismo cittadino.
“L’impegno diretto dei cittadini è la modalità nuova indicata come percorso irrinunciabile per cambiare il modo di governare la città. Il gruppo di persone che si presenterà ha un bagaglio di storie personali e professionali e orientamenti politici diversi e unendosi per sostenermi confermano che si può fare politica partendo da idee e vissuti diversi, dimostrando una fiducia nei mie confronti che è il vero motivo per cui ho voluto intraprendere questa sfida per la città di Udine”.