Alla scoperta dei candidati a Sindaco di Udine, Minestrelli (Casa Pound): “Amiamo questa città e faremo di tutto per risollevarla”
CasaPound è pronta alla competizione elettorale a Udine e con il candidato sindaco Luca Minestrelli punta ad entrare in consiglio comunale. Una lista con molti giovani e che mette al centro il tema della sicurezza, il degrado delle periferie e la condizione di disagio nella quale versano moltissimi cittadini udinesi che non riescono arrivare a fine mese. Un gruppo, quello della tartaruga crociata, che si presenta alle amministrative a Udine con idee ben precise.
“Ci sentiamo in diritto di dover mettere la faccia ed impegnarci attivamente. Vediamo una città che non è più come la ricordavamo, con un’emergenza legata alla sicurezza, ai furti e allo spaccio. Noi parliamo di progetti ideali che tanto poi restano solo nei programmi elettorali ma di cose concrete. Per noi è un vanto presentarci indipendenti, senza né padroni né padrini. Amiamo questa città e faremo di tutto purché non muoia e per risollevarla da un martirio perpetuato dall’amministrazione Pd che dura da dieci anni”.
Quali sono le proposte che porterete in consiglio comunale?
“Stop a un’immigrazione senza controllo, riqualifica delle aree verdi e delle strutture demaniali dismesse, rilancio del centro storico, sono solo alcune delle proposte che porteremo in consiglio comunale. I progetti però sono molti e tutti con un unico e chiaro obiettivo, quello di essere sempre al fianco dei cittadini”.
Il recente risultato nazionale quanto influirà?
“Le aspettative erano altre ma dobbiamo essere soddisfatti di aver conquistato più voti. Non avrà comunque grande influenza perché noi dimostriamo concretamente il nostro valore lavorando con costanza sul territorio e portando aiuti concreti alla gente. La sinistra ha smesso a parlare agli operai e alla famiglie, noi invece combattiamo per queste persone. Conosciamo bene quelle che sono le problematiche e vogliamo dare una mano per risolverle. La differenza tra noi è tutti gli altri è che i politici udinesi si sono dimenticati delle persone e sono interessati solo alle poltrone”.
Una politica quindi non fatta di promesse ma di azioni.
“Vedo tanti politici che ora si interessano alle periferie ma tanto sono sicuro che poi dopo il voto, come sempre, spariranno. Noi siamo da anni costantemente attivi sul territorio e lo saremo anche dopo. Solo noi siamo in prima linea a distribuire pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà, a portare farmaci a chi non se li può permettere. Siamo gli unici in mezzo alla gente e dalla parte del popolo”.
Quali sono le prime emergenze da affrontare a Udine?
“Tornare a ripristinare la sicurezza e affrontare l’emergenza abitativa. Bisogna essere poi vicini anche a tutti quei commercianti che ogni giorno fanno fatica ad alzare la serranda”.