Chiusura campagna della Lega. Con Fedriga e Fontanini si punta all’en-plein, ma Salvini avverte: “Sarà lotta all’ultimo voto”
“Siamo favoriti ma non dobbiamo pensare di aver già vinto la partita. Sarà una lotta all’ultimo voto e servirà l’impegno di tutti: meglio rinunciare ad un’ora libera e andare a votare piuttosto che ritrovarsi la disastrosa amministrazione della sinistra per altri cinque anni”.
Questo pomeriggio il leader del carroccio, Matteo Salvini, ha fatto tappa in Piazza Libertà a Udine per lanciare la volata finale di Massimiliano Fedriga, candidato Governatore, e di Pietro Fontanini, candidato Sindaco. Sin da subito Salvini ha ribadito l’importanza della tornata elettorale di domenica, chiamando a raccolta tutti gli elettori e ricordando loro l’importanza del voto.
“Mi auguro che gli elettori del FVG mettano una croce sul nostro simbolo – ha poi continuato Salvini – perché solo la Lega rappresenta il vero cambiamento, e non mi riferisco solo ai 5 stelle ma anche ad alcuni nostri alleati: a differenza loro noi non faremo mai alleanze con la sinistra e col PD. Ormai i nostri avversari considerano già persa la partita e perciò non gli resta che spingere sulla scarsa affluenza alle urne, poiché questo delegittimerebbe la nostra affermazione”.
Salvini ha poi affrontato il tema caldo della formazione del nuovo Governo. “Sono coerente – ha dichiarato – e quindi voglio dare agli italiani il Governo che meritano e per cui hanno votato: quello guidato dal centrodestra. Siamo disponibili a parlare e confrontarci, ma i secondi arrivati non possono imporre le regole del gioco ai vincitori e spero che il voto del Friuli – Venezia Giulia contribuisca a far capire questo concetto a tutti”.
Pietro Fontanini ha invece fatto leva sulla necessità di cambiamento che si avverte dopo le precedenti amministrazioni del centrosinistra. “Gli udinesi sono stanchi – ha affermato – di questi ultimi 15 anni in cui la città è stata guidata dalla sinistra. Udine deve tornare ad essere degli udinesi, la capitale del Friuli, un luogo in cui si vive bene e con serenità”.
“Basta con pakistani ed afghani – ha poi tuonato il candidato – bisogna tornare a riconoscere i diritti di chi da sempre abita in città. Questa amministrazione si è dimenticata dei suoi cittadini, io dico basta a Honsell e Martines, Udine deve tornare ad essere libera e felice”.
La parola è poi pasasta a Massimiliano Fedriga, che ha innanzitutto sottolineato l’importanza del voto a Udine. “In città c’è l’ultimo fortino del PD – ha chiosato – e spetterà a voi elettori abbatterlo, qui si giocherà la partita più difficile. In alcune zone della città non si vedono più udinesi, e ciò è inaccettabile. La sinistra ha svenduto questa città ed il prezzo lo pagano i suoi abitanti che non sono più in condizione di vivere serenamente la propria casa.”
“In Regione – ha continuato Fedriga – punteremo a tutelare e valorizzare le specialità e le diversità della nostra terra, che da tempo sono sotto attacco a causa di un buonismo mondialista che punta a mischiare tutto, svalutando le nostre radici. L’immigrazione clandestina arriva e devasta le comunità, spazzando via il senso di appartenenza al territorio e le sue tradizioni”.
“Domenica non vi chiedo di votare un simbolo – ha concluso Fedriga – ma di votare il futuro, per non essere indeboliti e ridotti a semplici numeri. Il nostro è un futuro normale, privo di promesse irrealizzabili e basato sui valori della tradizione, della casa, del lavoro e della famiglia”.
Guarda il video completo con le parole di Salvini, Fedriga e Fontanini:
Live dal Contarena di #Udine le dichiarazioni di Matteo Salvini, Massimiliano Fedriga e Pietro Fontanini
Pubblicato da Il Paîs su venerdì 27 aprile 2018