Al mercato europeo di Pordenone compare un cartello “Salva un cinghiale, mangia un vegano”, insieme a una testa di cinghiale, animalisti in rivolta
Il cartello “Salva un cinghiale, mangia un vegano” insieme ai salumi e alla testa di un cinghiale voleva essere una cosa ironica, ma è stato un gesto di pessimo gusto e gli animilisti si sono subito rivoltati contro la bancarella dei norcini e dei prodotti di Amatrice, presente al Mercato europeo. “La mancanza di rispetto per chi non mangia gli animali continua a regnare in questa bancarella. Questi signori pur di vendere, oltre a offendere la sensibilità altrui, invitano ad acquistare i loro prodotti perché, così facendo, si aiutano i terremotati di Amatrice. Ma vergognatevi” ha Alessandra Marchi, coordinatrice regionale del Movimento animalista, su Facebook.
“La testa di cinghiale campeggia anche sul post della Lav di Pordenone. «Spero che questo appello giunga a chi può agire per sensibilità, sagacia e anche buon gusto. Il dunque è la testa di cinghiale con sciarpa gialla, appesa nella bancarella de Il Norcino, fra salami, salami e salami. Tale spettacolo in pubblico dovrebbe essere evitato. Perché? Per un fatto estetico e di buon gusto: una testa mozzata di cinghiale appesa è uno spettacolo lugubre in una festa” ha poi puntualizzato l’associazione.
Si è stupito per il clamore suscitato provocato sui social dalla sua bancarella Marco Luigi Marletta, che gestisce lo stand, difendendosi dietro la definizione del gesto come ironico: “è ovvio che non mangiamo i vegani e rispettiamo qualsiasi decisione, l’importante è che non si passi all’offesa e agli insulti: è ovvio che si tratta di una battuta, lo capisce anche un bambino”. In merito ai commenti su Facebook sotto i post degli animalisti: “Invito a non attaccare e insultare la nostra professione: questo cartello è una cosa simpatica, loro invece insultano me”.