Più di 360 mila euro in contanti tra macchina e giubbotto, fermato cinese diretto in Slovenia
Non è comune trovare qualcuno con delle grosse cifre in macchina e nelle tasche di pantaloni e giubbotto. Ancor meno comune è che la cifra tenuta vicino sia pari a 362 mila euro, di cui 350 mila tenuti in macchina. Così il cinese Wenming Hu, di 51 anni, è stato fermato dai finanzieri, insospettiti sia dalla grande cifra che dalla spiegazione del sospetto, che ha dichiarato di volersi dirigere in Slovenia per aprire un secondo ristorante. L’episodio risale al 16 gennaio, ma la convalida per il sequestro della cifra è arrivata solo ieri e fa parte di una più larga indagine per scoprire se alla base di questa movimentazione di denaro ci sia un’organizzazione criminale strutturata.
Difeso dall’avvocato Mario Vulcano, l’indagato si è difeso dicendo che la somma era stata convertita in euro a Padova e che si stava trasferendo in Slovenia per aprire una seconda attività commerciale, nascondendo i soldi sotto il poggia piedi della macchina per paura di essere rapinato. La finanza di Latisana però, insospettita dalla fuga improvvisa dell’uomo alla vista delle fiamme gialle, lo ha fermato.
Stando al gip di Udine Andrea Comez basta “la prova logica della provenienza delittuosa delle utilità” e la prova starebbe nell’elevata entità della cifra, nelle modalità di trasporto e nella mancanza di una prova della provenienza lecita del denaro, oltre che l’inverosomiglianza della giustificazione portata dal signor Hu. Anche in Slovenia in questi mesi si è aperta un’indagine su numerosi reati fiscali relativi a merce importata dalla Cina.