Atrazina e altri veleni. Le acque del FVG sono tra le più contaminate d’Italia
Stando all’ultimo “Rapporto nazionale pesticidi nelle acque” (dati 2015 – 2016), elaborato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale), le acque superficiali e sotterranee della Regione risultano le più inquinate d’Italia, almeno per quanto riguarda la contaminazione da pesticidi, erbicidi ed affini.
Il 96% delle acque di superficie, e l’81% di quelle sotterranee, risultano infatti contaminate da queste sostanze: un dato che pone il Friuli – Venezia Giulia all’ultimo posto italiano in questa speciale classifica.
L’elaborazione ISPRA prende in considerazione un totale di 785 campioni, di cui 52 raccolti in punti di controllo in superficie e 132 nei punti di falda. Nelle acque superficiali sono state rinvenute 76 diverse sostanze inquinanti, dato che scende a 22 considerando le sole acque sotterranee, in cui l’atrazina ed i suoi derivati risultano presenti nella grande maggioranza dei campioni.
Questi dati, quantomeno allarmanti, impongono una seria riflessione, soprattutto per quanto riguarda le pratiche agricole: in Regione, infatti, per ogni ettaro di terreno coltivato vengono usati, in media, 7,6Kg di prodotti fitosanitari. Un dato, quest’ultimo, tra i più elevati a livello nazionale.
Analizzando i dati più nello specifico, però, emergono anche dati positivi. Pur se positivi ai pesticidi, il 21% dei campioni di superficie ed il 34% di quelli sotterranei risultano comunque superiori allo standard di qualità ambientale previsto dal Ministero.
Sono inoltre presenti significative differenze a livello territoriale. I punti di controllo lungo il corso del fiume Isonzo, ad esempio, sono risultati nella quasi totalità dei casi rispettosi degli standard ambientali previsti, mentre il fiume Sile (Azzano Decimo), il Lemene (Pasiano di Pordenone) ed il Lago di Ragogna risultano fortemente contaminati. Per quanto riguarda i bacini sotterranei, le falde presenti nel pordenonese, nella Bassa e nel cividalese presentano valori oltre la soglia, mentre godono di maggior salute quelle nella zona di Udine, Gorizia e Monfalcone.
Bisogna tuttavia sottolineare che, la classifica nazionale risente della diversa attenzione al territorio che viene posta nelle varie Regioni. In Friuli – Venezia Giulia sono stati campionati un totale di 184 punti di controllo: un dato superiore a quello di Regioni molto più grandi e storicamente inquinate, come Lazio (142 punti), Campania (144 punti) e Puglia (108 punti).