L’ex caserma Piave era un residence per dieci stranieri
Gli uomini della questura di Udine hanno effettuato un’ispezione dell’ex caserma Piave, trovandoci una piccola residenza clandestina, con, organizzate alla meno peggio, camere da letto, cucina e servizi “igienici” (tali solo nel nome). Per i rifornimenti d’acqua era stata organizzata una base lungo la roggia di via Calatafimi. Ospiti dell’improvvisato residence dieci stranieri, usciti dal circolo dell’accoglienza. Otto di loro sono stati denunciati, mentre due sono riusciti a fuggire. Da giorni erano stati notati movimenti strani nella zona e quindi, dopo la fase d’osservazione, l’altro ieri mattina è scattata l’operazione. Nei confronti degli otto stranieri fermati all’interno dell’ex caserma in via Catania sono quindi iniziate, sul posto, le operazioni di identificazione e fotosegnalazione: cinque pakistani e 3 afghani. Ulteriori accertamenti sui soggetti hanno permesso di scoprire che sei di loro erano gravati di provvedimenti di divieto di ritorno nel Comune di Udine, per ripristinare il quale sono stati accompagnati dalla polizia fuori dal territorio comunale, una settima persona è invece stata accompagnata fuori provincia. Per tutti e sette i contravventori, oltre alla denuncia per “invasione di terreni ed edifici”, è scattato anche il deferimento all’Autorità giudiziaria per non aver ottemperato ai provvedimenti emessi dal questore, che nei confronti dell’ottavo giovane ha a sua volta emesso un Foglio di Via dal Comune di Udine.