Prosecco Rosè, più di una semplice ipotesi
Continua la costruzione del brand Prosecco, che il Consorzio vuole rendere forte quanto quello dello Champagne. Sono già 470 milioni le bottiglie vendute, con i 5 miliardi che rimpolpano i conti di Veneto e Friuli-Venezia Giulia. L’idea è di creare un Prosecco Rosè, sulla scia di quanto già fatto dalle case prodruttrici di Champagne, Moet Chandon e Don Perignon. Per un prodotto del genere serve cambiare il Disciplinare di produzione, inserendo la possibilità di inserire l’aggiunta che lo renderebbe leggermente rosa. Il Pinot Nero sembra essere il candidato migliore per il connubio.
Un ragionamento fatto non soltanto in ottica di un aumento degli incassi, ma anche per mettere fuori gioco la concorrenza, che sta crescendo sempre di più, come spiega Mirko Bellini, capo commerciale della cantina La Delizia di Casarsa: “Bisogna giocare d’anticipo per provare a stoppare eventuali concorrenti. Penso al Cava spagnolo, che negli ultimi tempi ha avuto una flessione proprio perchè c’è stato il boom del nostro spumante, ma che sta cercando altre vie per riemergere. Se il Consorzio approvasse il via libera per il Rosè, noi in Friuli, come cantina di Casarsa, saremmo pronti a farlo, forse saremmo i primi, ma non avremmo dubbi nel provarci”. Se verrà trovato l’accordo per modificare il Disciplinare, con la vendemmia del 2019 si potrebbe già iniziare a vedere il Prosecco rosa.