Gorzia, stretta al lavoro nero: operazione della Gdf che ha scoperto 437 dipendenti pagati con rimborsi spese
Indennità di trasferta e rimborsi spese per evitare il versamento delle ritenute Irpef e dei contributi previdenziali: è il metodo utilizzato da una società di Gorizia di proprietà di un cittadino sloveno che opera in subappalto nella cantieristica navale. Lo ha scoperto un’operazione della Guardia di Finanza di Gorizia che ha individuato 437 posizioni irregolari, secondo un sistema sperimentato, adottato dal 2014. L’indagine è scattata da una segnalazione dell’Ispettorato del Lavoro e ha accertato l’irregolare assunzione di lavoratori in prevalenza cittadini bosniaci, serbi e croati, retribuiti indicando in busta paga voci fittizie e non l’ammontare del lavoro straordinario. Quasi un milione di euro l’ammontare del lavoro straordinario a cui non sono state applicate le ritenute Irpef, pari a 270 mila euro; l’imponibile previdenziale sottratto a tassazione contributiva è di circa un milione di euro. La società è stata avviata alla liquidazione volontaria.