Profughi di Povoletto rimandati alla Cavarzerani
Il prefetto Vittorio Zappalorto rimanda i richiedenti asilo di Povoletto all’ex caserma Cavarzerani. È questa la decisione, presa ufficialmente per il mancato avviso da parte di chi gestiva l’accoglienza di questo spostamento dall’ex edificio militare a nuova sede. L’Aracon infatti non avrebbe avvisato di aver messo otto profughi nella località Marsure e in via Foscolo.
Nei giorni scorsi erano comparse alcune scritte fuori da una casa di Marsure con svastiche e messaggi antimigranti, ma il prefetto ribadisce che la decisione non è stata presa in merito a questo episodio, ma appunto per il mancato avviso dello spostamento: “Non si può andare per conto proprio. I richiedenti asilo sono persone non merci o sacchi di patate da trasportare. Non è concepibile trasferirli in un Comune senza avvisare il prefetto e il sindaco”.
C’è comunque l’apertura a riparlare della possibilità di ospitare gli otto profughi, ma serve una gestione diversa della cosa. Anche i cittadini si erano lamentati del mancato avviso del trasferimento e il Comune aveva inviato una lettera al prefetto: “L’amministrazione comunale ha constatato l’arrivo e la presenza sul proprio territorio di giovani richiedenti asilo accolti dalla cooperativa sociale Aracon in uno stabile di proprietà privata. Ciò è avvenuto senza che la Prefettura inviasse al Comune alcuna comunicazione, né informale né ufficiale, che avrebbe consentito di fornire alla cittadinanza risposte esaustive sulla permanenza qui di questi giovani”.
Stringata la precisazione della cooperativa Aracon: “Attendiamo una posizione ufficiale da parte del prefetto. Poi chiederemo un incontro per chiarire la nostra posizione. Noi abbiamo gestito al meglio l’accoglienza. Evidentemente deve esserci stato un difetto di comunicazione”