Difficoltà a trovare dipendenti per la stagione estiva a Lignano? Tollon non ha dubbi: “Ai giovani manca spirito di sacrificio, formazione e professionalità”
Gli imprenditori lanciano l’allarme: si fa sempre più fatica a trovare dipendenti per la stagione estiva a Lignano. I motivi? Tanti. Il primo “capo d’accusa” è la mancanza di spirito di sacrificio durante i mesi caldi. Non solo quello però, anche la preparazione è un problema. Spesso infatti i candidati non conoscono nè l’inglese nè il tedesco. Manca poi la voglia di accettare impieghi nel week-end e nelle ore serali. Ultimo “j’accuse”, ma non meno importante, su 100 curriculum inviati alle aziende, poi meno della metà delle persone si presenta effettivamente al colloquio. Da tutta questa serie di motivazioni arriva lo sfogo del vicepresidente provinciale di Confcommercio Alessandro Tollon: “Il risultato è l’assunzione in massa di personale straniero, già esperto e disposto a lavorare ai ritmi richiesti. Commercio e turismo rappresentano un’importante occasione di lavoro in particolare per i giovani e per le donne e Lignano occupa da sempre migliaia di addetti, molti residenti nell’entroterra, sostenendo il tessuto sociale di un territorio martoriato in questi anni dalla chiusura di grandi aziende”. I numeri dell’agenzia regionale del lavoro per l’”azienda Lignano”, del resto, sono chiari: nel 2017 sono stati quasi 8.000 i dipendenti, 4.242 donne e 3.582 maschi, con un incremento rispetto al 2016, quando il totale era di 5.600.
Oltre ad attaccare lo spirito di sacrificio, Tollon si scaglia anche contro le scuole: “Le scuole non insegnano a sufficienza le lingue che dovrebbero essere un prerequisito per lavorare nel turismo, in particolare nella nostra zone dove quasi la metà della clientela è di lingua tedesca. Ma anche l’inglese è masticato da pochissimi giovani”. In conclusione: “Quando si parla di disoccupazione giovanile pensiamo alle potenzialità che vanno disperse. Puntare sulla formazione specializzata è quindi assolutamente necessario, ma va fatto in fretta”.