“Il futuro del lavoro nella società digitale” al convegno dell’UCID
Un plauso agli organizzatori dell’AIET, dell’Ordine degli Ingegneri, della confindustria Udine, dell’UCID, della CNA, del CONFAPI, del Collegio dei periti industriali, dell’USR, e dell’ UNIVERSITA’ di UDINE che ospitava con i molti professori presieduti dal Magnifico Rettore De Toni.
Davanti ad una interessata platea di studenti, giovani imprenditori, dirigenti professionisti e studiosi della materie all’ordine del giorno è andato in onda uno splendido convegno.
Il Magnifico rettore De Toni, il Prof Camussone della SDA di Bocconi, il presidente di AICA Lamborghini con tutti gli altri protagonisti di questo incontro hanno dato luogo a tavole rotonde tematiche dove innovazione sviluppo, nuove competenze e flessibilità sono stati i campi di approfondimento.
Nella discussione finale si è posta attenzione all’elemento più centrale del seminario che se anche scompariranno quei lavori di routine sia di fabbrica che di ufficio si creeranno altre professionalità e skills tant’è che il numero dei nuovi posti di lavoro sarà oltre 2 milioni e, soprattutto, l’uomo e il lavoro continueranno a svolgere un duo indissolubile e il lavoro preserverà la dignità umana in tutte le sue esplicazioni e sfaccettature.
La quarta rivoluzione industriale digitale porterà con sè una serie di comportamenti virtuosi a beneficio di tutta la comunità; di ciò gli esperti ne sono fiduciosi.
L’intelligenza artificale, le macchine che parlano tra loro e si collegano, processi integrati cambieranno il mondo del lavoro e i fattori tecnologici e demografici influenzeranno profondamente l’evoluzione del “mercato” del lavoro.
Il problem solving rimarrà la soft skill più ricercata, e diventeranno più importanti il pensiero critico e la creatività, lo Smart Manufacturing, l’innovazione digitale nei processi dell’industria.
A questo punto come conciliare il progresso e il bene comune con questi cambiamenti?
Ebbene, se la Caritas in veritate di Benedetto XVI diceva che “l’economia ha bisogno dell’etica amica delle persona “ , se la “laudato si” di papa Francesco riferiva che questione umana deve trovare un equilibrio con la questione ambientale, e chi ama l’uomo rispetta l’ambiente, allora, anche il recente documento del Vaticano restituisce una dimensione etica all’economia e alla finanza finanza.
Anche le “Oeconomicae et pecuniariae quaestiones” questo è il titolo dell’opera, nella sostanza, sottolinea che lo Sviluppo umano deve rimanere integro e il lavoro, malgrado si evolva nelle sue dinamiche di progresso, deve mantenere la sua dignità, e non deve mai trasformarsi in un mero mezzo di scambio;
Start up, imprese 4.0, cooworking, smart company hanno in comune la partecipazione in un concetto di razionalità cooperativa per creare valore per creare sviluppo e reciprocità.
ciò contro la razionalità individuale del massimo profitto e contro la logica dell’uomo economicus che guarda solo al suo tornaconto.
Roberto Omenetto, presidente UCID Udine