Sospetto caso di ‘mucca pazza’ a Udine: 50enne in condizioni critiche
Un 50enne, residente nelle zone limitrofe al capoluogo friulano, è ricoverato in condizioni critiche nel reparto di neurologia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.
L’uomo, ricoverato in ospedale circa due settimane fa, presentava sintomi che i sanitari hanno presto ricollegato al morbo di Creutzfeld Jacob (ossia la variante umana del morbo volgarmente conosciuto come ‘mucca pazza’).
Il rapido decorso della malattia, che affligge il sistema nervoso centrale causando gravi disfunzioni mnemoniche e motorie, lo ha presto condotto alla completa paralisi ed in uno stato vegetativo. Le condizioni del paziente appaiono ora disperate poiché, allo stato attuale, non esistono terapie efficaci e l’esito della patologia è sempre mortale.
I sanitari invitano ad evitare facili allarmismi: la malattia che ha colpito il 50enne, pur se appartenente al ceppo umano della BSE (encefalopatia spongiforme bovina), non è contagiosa e non sarebbe stata contratta consumando carne infetta.
Stando all’ipotesi che i medici ritengono più probabile, la malattia (causata da un prione, ossia l’isomero o ‘variante strutturale’ di una glicoproteina) sarebbe stata contratta a seguito della mutazione genetica di una normale proteina umana: si tratta di un evento estremamente raro, ma comunque naturale e dovuto alla casuale mutazione di un gene, che spinge il corpo a codificare una proteina anomala.
Le malattie causate da prioni possono avere un tempo d’incubazione estremamente lungo: dal fattore scatenenante al manifestarsi dei primi sintomi può, infatti, trascorrere oltre un decennio.