Enduristi austriaci, e non solo, distruggono i dintorni di Cividale. Connazionali e autoctoni prendono le distanze, ma è emergenza
Gli enduristi austriaci invadono i dintorni di Cividale e il disastro non è solo una teoria, è proprio una certezza: numerosi residenti e gli stessi praticanti “autoctoni” della disciplina, il cui motto è “divertimento, sì, ma con criterio” parlano di “massacro”. I danni portati da questi motociclisti che arrivano da oltreconfine iniziano a essere preoccupanti. Le discese infatti sono strutturate e quindi probabilmente si protrarranno nel tempo. A veicolare nel Cividalese i motocilisti sarebbe infatti un tour operator d’oltre confine, ideatore dello specifico pacchetto, si spazia dalla zona di Castelmonte e delle Valli del Natisone in generale al Comune di Premariacco.”Disastri. Terreni massacrati, perfino su sentieri Cai, e immondizia” questa la lamentela di chi assiste a questo passaggio sregolato.
Il problema è stato già comunicato alla Polizia locale dell’Uti del Natisone e alla Guardia forestale. Ecco spiegata la presenza di una pila di pneumatici abbandonata nell’area di sosta attigua alla sede centrale della Banca di Cividale, dove giorni fa era stato allestito un gazebo che ora si rivela essere stato al servizio proprio degli enduristi austriaci. Perfino i connazionali degli enduristi stranieri prendono, sui social, le distanze, scusandosi per la dimostrazione di inciviltà. La prossima “orda” è attesa per inizio giugno e l’allerta è dunque al massimo. Qualcuno è già passato alla controffensiva, piazzando sul parabrezza di una delle auto a servizio dei motociclisti sotto accusa un messaggio di disappunto che si chiude con queste parole: “Non ho mai visto un endurista del nostro territorio comportarsi come voi. Go home”. La Polizia locale ha intanto rintracciato alcuni dei responsabili e conferma che i danni provocati all’ambiente sono ingenti. Nei gruppi non figurano esclusivamente cittadini austriaci, ma pure di altre nazionalità.