Grado, scavi in Campo Patriarca Elia, continuano le scoperte
Proseguono gli scavi archeologici in Campo Patriarca Elia e nuovi reperti tornano alla luce. Oltre al corpicino trovato nelle settimane scorse da parte della ditta Archeotest di Trieste, al momento sottoposto allo studio da parte di un’antropologa fisica, sono altri tre i corpicini trovati ma questa volta nel secondo saggio (a ridosso di Calle Burchio). Da una prima analisi è possibile far risalire tale ritrovamento al periodo alto medioevale, ovvero contemporaneo allo scheletro ritrovato nel primo saggio (quello a ridosso di Calle Marchesan). Ancora nel secondo saggio sono ben visibili due tratti di mura di una struttura che secondo gli archeologi risale al 1200, ma che poi è stata distrutta attorno al 1500.
Nel primo saggio invece sono state rilevate le tracce di un grande focolare, a forma rettangolare, che faceva parte probabilmente del piano a terra di un edificio a due livelli che poteva essere, secondo le risultanze emerse in questi giorni, delle stesse dimensioni dell’edificio adiacente ovvero l’ex Canonica. Risulta inoltre che è stata utilizzata dell’argilla come legante per questi muri, e questo indizio aiuta a datare l’edificio all’alto medioevo.
In virtù degli ultimi ritrovamenti, il funzionario archeologico dott.ssa P. Ventura della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio del FVG ha indicato la necessità di scavare fino all’esaurimento della stratigrafia archeologica in maniera da ricavare tutti i dati necessari alla valutazione della compatibilità della messa a dimora delle piante previste nel progetto, pertanto il lavoro degli archeologi è stato prorogato fino al 16 giugno.