Primo Consiglio comunale dell’era Fontanini, preceduto da manifestazione antifascista
Nella giornata di ieri, lunedì 28 maggio, si è tenuto il primo Consiglio comunale presieduto dal neo Primo Cittadino Pietro Fontanini.
Come primo atto, l’assemblea ha eletto il Presidente del Consiglio Comunale: l’incarico è andato a Enrico Berti, votato da tutti i consiglieri di maggioranza.
Il Sindaco Fontanini ha poi esposto i punti programmatici che caratterizzeranno l’operato della sua Giunta: come già annunciato in campagna elettorale, l’esponente del carroccio intende riportare sotto il controllo comunale la gestione della Polizia locale (la cui competenza è attualmente demandata all’UTI Friuli Centrale), creare dei presidi per la sanità e la sicurezza nei vari quartieri, rivitalizzare il centro tramite aiuti ai commercianti che devono affrontare un continuo rincaro degli affitti ed aiuti per le famiglie bisognose, grazie a contributi perle rette degli asili nido.
Fontanini ha poi ribadito la volontà di riaffermare il ruolo della città di Udine quale capitale storico – culturale del Friuli; l’intenzione è quella di portare all’ombra del Castello un festival internazionale per le bande musicali, da organizzare in sinergia con l’opera di valorizzazione delle eccellenze studentesche del conservatorio “Tomadini”. Il Sindaco ha inoltre dichiarato di voler istituire un teatro stabile in lingua friulana e di ritenere necessario il rilancio dei due cinema cittadini “Odeon” e “Puccini”.
Il primo Consiglio dell’era Fontanini è stato preceduto da una contestazione in chiave antifascista: un gruppo di manifestanti, riunitisi in Piazza Libertà, ha esposto uno striscione con scritto “Udine è antifascista” ed ha intonato il canto “Bella Ciao”.
«La scelta d’introdurre in Giunta un’esponente di Fiamma Tricolore, un movimento di natura fascista – hanno fatto sapere i coordinatori del flash mob – preoccupa tutti noi che abbiamo a cuore i valori della Costituzione. Cantando “Bella Ciao” vogliamo ribadire simbolicamente che, per storia e tradizione culturale, la nostra città è antifascista, come testimoniato dalla medaglia d’oro al Valor militare per la Resistenza, e che certamente vigileremo perché non vi sia nessuna deriva fascista nelle istituzioni cittadine».
A stretto giro è poi arrivata la replica di Pietro Fontanini che, ai microfoni dei colleghi di TeleFriuli, ha dichiarato: «Se bisogna riaffermare ancora una volta che dobbiamo essere antifascisti va benissimo, io sono d’accordo e non ho problemi a dirlo, sono antifascista!».