Il progetto per instradare i richiedenti asilo nell’artigianato è da rivedere, intanto Fontanini vorrebbe istruirli per dare supporto alla Net
Il progetto “Omara- Orientamento ai mestieri artigiani per i richiedenti asilo” è in queste ore in fase di discussione, visti i numerosi cambiamenti in arrivo in ottica accoglienza. Quest’anno si terrà la seconda edizione dell’iniziativa (già finanziata). L’anno scorso hanno partecipato più di 100 giovani stranieri e venti di loro erano anche riusciti ad ottenere un attestato finale in falegnameria. Durante l’incontro tra il Prefetto e l’amministrazione locale si è discusso però di un’evantuale rimodulazione di Omara. I vari enti si sono detti disponibili a rivedere alcuni punti dell’iniziativa, che avrà come sede l’ex caserma Cavarzerani, in base a quanto verrà indicato dalla Regione.
Gortani di Confartigianato ha chiarito alcuni punti della discussione: “L’anno scorso le attività hanno riguardato soprattutto i settori della falegnameria, dell’edilizia e dell’impiantistica elettrica e termoidraulica. Sono stati fatti diversi laboratori didattici con alcuni immigrati che si erano dimostrati particolarmente interessati. Quest’anno si pensava di lavorare all’interno di una delle palazzine della Cavarzerani con tutta una serie di interventi di mantenimento e di costruire così, a ritroso, progetti didattici nei vari settori. In modo da avere benefici sia sul fronte didattico, per gli immigrati e da ottenere un qualcosa che poi rimane a vantaggio di tutti, ossia l’edificio sistemato. Adesso gli scenari possibili sono due: o il progetto viene riconfermato, magari con qualche modifica, oppure l’anticipo del finanziamento, che non è stato ancora utilizzato, può essere restituito”.
Presente alla riunione anche il sindaco Fontanini, che però ha chiarito come il Comune non sia direttamente coinvolto dall’iniziativa: “Ho partecipato alla riunione perché sono interessato a capire se alcuni migranti possono essere istruiti anche sull’uso degli attrezzi di tipo agricolo per poter fornire il loro supporto nella pulizia delle strade e nello sfalcio dell’erba, in affiancamento agli addetti della Net e delle cooperative che si occupano dei parchi. Tutto ciò per avere una città più pulita”.